7 Aprile 2020
Nel 2019 tre quarti della nuova potenza elettrica installata nel mondo è da fonte rinnovabile
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Rinnovabile (IRENA) ha pubblicato gli ultimi numeri sulle fonti rinnovabili per la generazione elettrica nel mondo. Il settore elettrico si conferma il comparto in cui la decarbonizzazione si sta realizzando nel modo più diffuso e dinamico, grazie agli importanti progressi tecnologici che hanno reso alcune fonti rinnovabili, soprattutto eolico e fotovoltaico, economicamente sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili.
Nel 2019 sono stati installati 176 GW di capacità netta di impianti per la generazione elettrica a fonti rinnovabili e per l’ottavo anno consecutivo (con l’eccezione del 2014) il mondo ha installato più impianti ad energia pulita che a fonte fossile. Proprio nel 2019 è stato raggiunto un nuovo record, con la quota di impianti a fonti rinnovabili che ha raggiunto il 75% della nuova potenza installata. Il traguardo è stato reso possibile anche grazie al valore più basso almeno degli ultimi 20 anni della nuova potenza installata da fonti fossili, ferma sotto ai 70 GW.
Il trend di riduzione dei nuovi impianti fossili per la generazione elettrica si è avviato da circa un decennio e da allora la nuova potenza installata netta si è dimezzata, accelerando il processo di decarbonizzazione del settore elettrico. A questo trend positivo, oltre che la crescita delle rinnovabili, stanno contribuendo le chiusure avviate nell’ultimo decennio, soprattutto da Stati Uniti ed Europa, degli impianti più obsoleti alimentati a carbone. L’iniziativa End Coal, specializzata nel monitoraggio degli impianti a carbone a livello mondiale, segnala però che proprio nel 2019 la costruzione di nuovi impianti a carbone – in primis in Cina e Giappone – ha registrato un balzo in avanti, arrivando a 34 GW di nuova potenza netta nel mondo.
Tornando alle rinnovabili, il 2019 è anche il primo anno in cui si assiste ad un rallentamento della crescita delle rinnovabili elettriche, che registrano un aumento leggermente inferiore (-3 GW) all’anno precedente. Fra le cause di questa frenata, segnala l’IRENA, ci sarebbe la fonte idroelettrica – driver storico delle fonti rinnovabili – in aumento solo di 12 GW nel 2019 rispetto a una media di oltre 30 GW l’anno dell’ultimo decennio. Tale riduzione appare sostanzialmente compensata dalla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, che proseguono il trend positivo e sono responsabili del 90% dell’aumento delle rinnovabili elettriche del 2019. Potrebbe forse trattarsi di un passaggio di testimone che guarda al futuro con una importante connotazione tecnologica e sostenibile, anche considerando gli impatti ambientali talvolta controversi dei grandi impianti idroelettrici.
Nello specifico, dunque, a trainare i 176 GW di crescita del 2019 delle rinnovabili elettriche è stato il fotovoltaico, che ha installato 97 GW di impianti confermando la crescita stabile iniziata nel 2017. A seguire c’è la fonte eolica, in ripresa con 59 GW (soprattutto in Cina e Stati Uniti), e infine le tecnologie dal potenziale più limitato o ancora in via di sviluppo (geotermoelettrico, bioenergie, moto ondoso, etc.) con un totale aggiunto di 8 GW.
Al 2019 il totale degli impianti per la generazione elettrica a fonte rinnovabile ammonta a oltre 2.537 GW, con l’idroelettrico che rimane ancora la fonte più diffusa con oltre 1.190 GW, seguito da fotovoltaico (623 GW) ed eolico (586 GW). In soli dieci anni la potenza installata a fonti rinnovabili si è più che raddoppiata rispetto ai valori del 2010: mentre l’idroelettrico è cresciuto di circa il 30%, l’eolico è quasi triplicato mentre il fotovoltaico è cresciuto di quasi 15 volte. Attualmente il 44% degli impianti a fonte rinnovabile si trova in Cina, il 23% in Europa e il 15% nel nord America.