10 Novembre 2024
USA: can America be great again without transition?
🌐 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘨𝘩𝘵𝘊𝘖𝘗29 è la nostra iniziativa per riportare e analizzare le prospettive e le aspettative derivanti dai lavori attualmente in corso durante questi giorni di COP.
Gli Stati Uniti sono il principale produttore e consumatore di combustibili fossili: più di 800 milioni di tonnellate di petrolio e più di 1000 miliardi di metri cubi di gas prodotti nel 2023. Questo primato si traduce nel record di emissioni pro capite tra i big emitter (18 tonnellate di CO2eq, ben tre volte sopra la media mondiale), e nell’essere il primo Paese per responsabilità storica, avendo contributo al 25% delle emissioni di CO2 dal 1750 ad oggi. Nonostante gli Stati Uniti abbiamo generato il 12% delle emissioni globali nel 2023, hanno ridotto del 17% le proprie emissioni (dal 2005), ritornando ai livelli registrati nel 1990.
Come l’Unione Europea, gli Stati Uniti mirano a diventare Carbon Neutral al 2050. Per farlo, si impegnano inizialmente a ridurre del 50% le proprie emissioni 2030 (rispetto al 2005) e a generazione l’80% di elettricità da fonti rinnovabili. Ciononostante, il Climate Action Tracker ha definito insufficienti le misure e le politiche americane per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Le fonti rinnovabili sono diventate la seconda fonte americana di generazione elettrica nel 2023, davanti a carbone e nucleare. Questo ed altri segnali indicano una transizione energetica in atto. Come confermato dall’analisi degli investimenti, che mostrano un’inversione di tendenza tra finanziamento alle fonti fossili e alle rinnovabili. Infatti, nel 2024 sono stati investiti 280 miliardi di dollari in energie pulite contro i circa 200 miliardi destinati alle fonti fossili. Solo 5 anni prima, nel 2019, alle fonti fossili era destinata la maggior parte del capitale finanziario. Gli Stati Uniti hanno invertito la tendenza grazie ai sussidi erogati sotto l’amministrazione Biden tramite il Bipartisan Infrastructure Investment e il Jobs Act nel 2021 (190 miliardi di dollari), e il Inflaction Reduction Act dell’anno seguente (370 miliardi).
A valle delle nuove recenti elezioni, sarà in grado l’America di proseguire il trend oppure rallenterà la propria transizione dando maggiore voce alle lobby delle fonti fossili?