29 Aprile 2025

Nel 2024 crescono le rinnovabili e producono il 49% di tutta l’elettricità

Nel 2024, ben il 49% dell’energia elettrica nazionale è stata prodotta dalle fonti rinnovabili, con una produzione pari a 132,2 miliardi di kWh (TWh). Questo contributo, il più alto di sempre, è arrivato nonostante la domanda di elettricità in Italia sia cresciuta del 2,2% nel 2024 (attestandosi secondo i dati preliminari di Terna a 321,2 TWh). La generazione record di energia elettrica rinnovabile osservata è stata possibile grazie alla maggiore produzione idroelettrica, finalmente in ripresa dopo gli ultimi anni particolarmente siccitosi, e fotovoltaica, che hanno generato rispettivamente il 30% e il 20% in più rispetto all’anno precedente. La maggiore produzione da fonti rinnovabili ha preso terreno a discapito delle fonti fossili, che hanno prodotto il 6% in meno di elettricità. Particolarmente significativo il calo del carbone, il cui uso a scopi elettrici si è contratto del 71% in un solo anno – in vista del suo completo phase out previsto nel 2028 in Italia – e arrivando a contribuire così meno del geotermico nel mix elettrico italiano.

Uno sguardo critico e approfondito sull’andamento delle fonti rinnovabili è uno dei tratti distintivi del report I 10 key trend sul clima in Italia. La pagella 2024 su clima ed energia”, giunto alla sua sesta edizione, in cui Italy for Climate raccoglie e racconta 10 indicatori fondamentali per capire l’evoluzione della transizione energetica e della crisi climatica nel nostro Paese.

Dopo anni di stallo del settore, secondo i dati preliminari di Terna si conferma nel 2024 una buona crescita delle rinnovabili in Italia, con 7,5 gigawatt (GW) installati, in crescita rispetto ai +5,7 del 2023. La maggiore quota installata riguarda il fotovoltaico (+6,8 GW) e in minore misura l’eolico (+0,7 GW). Il fotovoltaico cresce soprattutto nel settore residenziale (un quarto della nuova potenza installata), in cui si contano 1,6 milioni di famiglie direttamente servite dal proprio impianto fotovoltaico, in grado cioè di autoprodurre energia e soddisfare il 15% della domanda elettrica di tutti gli edifici residenziali. La partecipazione attiva della cittadinanza nella transizione energetica si evince anche dal numero delle comunità energetiche attivate in Italia, triplicate in un solo anno.

Produrre elettricità da fonti rinnovabili è uno dei principali strumenti di decarbonizzazione e spingere sull’installazione di nuova capacità di generazione elettrica da fonti rinnovabili è ciò che ci permette di ridurre le emissioni connesse al consumo di energia elettrica: solo così il processo di elettrificazione dei consumi (ovvero il passaggio alle auto elettriche, ai sistemi di riscaldamento elettrici come le pompe di calore, etc.) sarà non solo una soluzione più efficiente, ma anche a zero emissioni. La progressiva sostituzione delle fonti più inquinanti – come carbone e gas – con fonti rinnovabili è ciò che consente di ridurre le emissioni specifiche della generazione elettrica. Questo indicatore esprime quanta anidride carbonica un Paese emette in atmosfera per produrre un chilowattora ed è fortemente dipendente dalle fonti usate per produrlo. Italy for Climate ha stimato che nel 2024 le emissioni specifiche del consumo di energia elettrica in Italia siano scese a 200 gCO2 per kWh nel 2024, il valore più basso di sempre, in rapido calo rispetto al 293 gCO2/kWh di due anni fa. I dati delle emissioni specifiche, resi disponibili da ISPRA, mostrano come in 30 anni le emissioni specifiche si siano ridotte a un terzo, passando dai 578 gCO2/kWh ai circa 200 attuali.

Come abbiamo visto, nel 2024 la generazione elettrica da rinnovabili è stimata pari al 49% della produzione nazionale. Se si procede di questo passo, il 2025 potrebbe entrare nella storia italiana come l’anno del sorpasso delle rinnovabili alle fonti fossili, in cui simbolicamente saremo in grado di produrre più elettricità da fonti pulite che non ricorrendo a tecnologie inquinanti, migliorando anche la nostra alta dipendenza energetica dall’estero. La strada per la completa decarbonizzazione sarà ancora lunga ma avremo raggiunto una traguardo importante che ci darà forza e speranza per il percorso che verrà.

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