1 Dicembre 2025

Le energie del futuro a confronto al Regeneration 20|30 Forum

Lo scorso 27 e 28 novembre si è svolto il Regeneration 20|30 Forum e Italy for Climate ha collaborato alla realizzazione del panel dedicato alle energie del futuro: rinnovabili, fusione nucleare, energie dal mare.

Il Regeneration 20|30 Forum è organizzato dalla Regenerative Society Foundation, una no profit italiana, di cui anche la Fondazione per lo sviluppo sostenibile è tra i soci fondatori, nata nel 2020 per promuovere un modello di economia rignerativa, che si contrappone cioè al modello estrattivo che ha contraddistinto la nostra economia a partire dalla rivoluzione industriale e che agisce come un circolo vizioso, perché per creare capitale artificiale distrugge altrettanto capitale naturale. È necessario correggere la traiettoria del progresso per invertire il ciclo da vizioso a virtuoso, generando capitale economico e rigenerando il capitale naturale. E in tutto questo, le aziende sono agenti del cambiamento: hanno il compito di produrre benessere, prosperità e conservazione ambientale seguendo un modello rigenerativo di impresa.

Moltissime delle soluzioni che puntano ad un’economia rigenerativa sono anche fondamentali per la lotta al cambiamento climatico, ed è per questo che il panel “Energie del futuro” è stato all’interno del Regeneratio 20|30 Forum un momento di aggiornamento e confronto su un aspetto essenziale della transizione ecologica, ovvero l’energia e la necessità di abbandonare l’utilizzo dei combustibili fossili, a cominciare da quelli impiegati per produrre elettricità per cui disponiamo già di molte e valide alternative.

Fra queste, ci sono indubbiamente le rinnovabili, che non sono più un’energia del futuro quanto in realtà una soluzione praticabile già da diversi anni e diventata oggi enormemente conveniente e diffusa su vasta scala. Con Chiara Montanini (Italy for Climate) abbiamo raccontato gli ultimi dati e record sulle rinnovabili a livello globale, quanto e dove stanno crescendo nel mondo, quanto costano oggi rispetto alle altre fonti fossili e nucleare e in che modo sono state protagoniste delle ultime COP. Ma soprattutto, abbiamo ricordato che la crescita delle rinnovabili non è solo una questione di tecnologie, ma anche di trasformazione epocale del nostro modo di vivere e del nostro territorio, per questo serve anche una transizione culturale, che accompagni quella energetica, ed è proprio a questo scopo che abbiamo lanciato il progetto dei Falsi miti sulle rinnovabili.

Paola Batistoni (ENEA) ha poi raccontato gli ultimi sviluppi sulla fusione nucleare, una tecnologia su cui sono puntati molti occhi e molti investimenti, perché presenta enormi vantaggi non solo dal punto di vista delle emissioni di gas serra (che sono pari a zero) ma anche della capacità di produrre ingenti volumi di elettricità. L’Unione europea con il progetto ITER è stata pioniera dello studio di questa tecnologia, ma attualmente è la Cina l’economia che più sta investendo risorse pubbliche per la ricerca. I tempi di realizzazione su scala ampia e conveniente della fusione nucleare restano incerti e probabilmente ancora lunghi (si parla di decenni), tuttavia l’interesse crescente di investitori privati potrebbe anticipare i tempi più del previsto, anche se è ancora presto per fare previsioni.

Le energie del mare sono state poi protagoniste dell’ultimo intervento, di Ambra Cozzi (One Ocean Foundation). Si tratta di energie che sfruttano le maree, il moto ondoso, i gradienti di salinità, tutti fenomeni del tutto naturali e rinnovabili, oltre che ampiamente disponibili se consideriamo che il 70% del nostro Pianeta è fatto di acqua. La ricerca su queste tecnologie è ancora in larga parte ad uno stadio prototipale, ma si sta puntando anche a questo settore per accelerare la lotta al cambiamento climatico, e, dal punto di vista dei fondi pubblici, l’Unione europea in particolare sembra voler traguardare l’obiettivo per prima.

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