15 Marzo 2024

Abruzzo | Le performance per contrastare il cambiamento climatico

Come sta andando l’Abruzzo nella lotta al cambiamento climatico? Dal database CIRO una panoramica delle performance aggiornate della regione, con punti di forza e fronti su cui migliorare. 

Emissioni: l’Abruzzo registra una buona performance per quanto riguarda le emissioni pro-capite ed è fra le regioni con il più alto numero di assorbimenti naturali in rapporto alla superficie. 

Energia: nel complesso, l’Abruzzo ha un mix energetico sostanzialmente allineato con la media nazionale e i consumi di energia finale pro-capite sono leggermente superiori alla media nazionale. 

Rinnovabili: l’Abruzzo registra buone prestazioni per quanto riguarda le rinnovabili, soprattutto in termini di quota sui consumi (pari al 26%, contro una media nazionale pari al 18%) ed è in linea con la media nazionale per quanto riguarda i kW installati; nel corso del 2022 ha attivato solo una Comunità energetica rinnovabile.  

Trasporti: la quota di elettrico sulle nuove immatricolazioni (3,69%) e le emissioni pro-capite dei trasporti sono in linea con la media nazionale; mentre le performance sono meno positive per quanto riguarda la media di passeggeri trasportati dal TPL e il numero di automobili, poco più alto della media nazionale.  

Edifici: la performance è piuttosto positiva in termini di efficienza dei consumi (199 kWh/mq rispetto ad una media nazionale di 227) ed è in linea con la media nazionale per emissioni pro-capite del settore e quota di edifici in classe A, mentre la quota di consumi elettrici è ancora piuttosto bassa (motivato anche da un alto fabbisogno di riscaldamento per questioni climatiche). 

Industria: la performance dell’Abruzzo è generalmente allineata alla media nazionale, sia in rapporto al valore aggiunto per emissioni e consumi di energia, sia per la quota di consumi elettrici. 

Agricoltura: la performance è piuttosto positiva, sono ben inferiori alla media nazionale le emissioni pro-capite del settore, l’uso di fertilizzanti (solo 62 kg/ha utilizzati, contro una media nazionale di 130) e il numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione; la quota di agricoltura biologica invece è allineata alla media nazionale.

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Vulnerabilità: l’Abruzzo non è una Regione criticamente esposta agli impatti dei cambiamenti climatici, presenta un basso numero di eventi estremi e una quota di popolazione esposta alle alluvioni inferiore alla media nazionale, questo anche perché il consumo di suolo è piuttosto basso (pari al 5% della superficie della Regione; nota dolente sono le perdite della rete idrica, tra le peggiori del Paese. 

 

Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come lavorano, quali sono i punti di forza e quali i fronti su cui migliorare, abbiamo sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) che raccoglie per ogni regione tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici, trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione è presente inoltre una storia dal territorio, una buona pratica correlata ad una performance positiva della regione. 

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