22 Luglio 2021
Come sta la sharing mobility? Dall’Osservatorio numeri, dati e tendenze del 2021
Si è svolto il 20 luglio uno degli appuntamenti più attesi all’interno del programma di incontri e workshop realizzati dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility: la presentazione dei dati e delle tendenze della sharing mobility italiana.
L’evento, dal titolo “Sharing mobility: dati 2021 e ultime tendenze”, organizzato in collaborazione con Monitor Deloitte, è visualizzabile sulla piattaforma web Lesscars – Laboratorio delle mobilità, ed è stata l’occasione per presentare i dati e i numeri sulla sharing mobility, in vista della pubblicazione del V Rapporto Nazionale programmata per il prossimo novembre.
E’ stato analizzato prima di tutto ciò che ha rappresentato il 2020 in termini di dati, un anno molto difficile per la sharing mobility come per tutti gli altri servizi di trasporto, colpiti duramente dalle regole di distanziamento fisico e dalla rinuncia alla mobilità indotta, che l’arginamento della pandemia alla sua acme ha comportato. Un anno difficile dal punto di vista della domanda per tutti i settori già consolidati, ma con anche novità estremamente interessanti che hanno contribuito a sostenere l’insieme complessivo dell’offerta di sharing mobility nelle città italiane. Tra tutti, l’arrivo dei servizi di monopattino in sharing sulle strade, che aumenta sempre di più il peso della micromobilità all’interno della mobilità condivisa italiana.
I primi 6 mesi del 2021, sono stati invece caratterizzati da un progressivo, ma non del tutto compiuto, ritorno alle performance precedenti la crisi pandemica. I dati più recenti sui servizi della sharing mobility italiana hanno offerto un quadro chiaro di ciò che sta accadendo in questo momento nel settore.
Oltre alla presentazione dei dati dell’Osservatorio, hanno partecipato al live streaming due ricercatori internazionali che hanno mostrato una prospettiva diversa con cui osservare e leggere l’andamento del settore italiano. Quello di Julien Chamussy, che ha descritto lo European Shared Mobility Index costruito da Fluctuo e basato sugli indicatori di 16 grandi città europee – con la collaborazione anche dell’Osservatorio – , e quello di Weronika Wesołowska, di Mobilne Miasto, che ha raccontato al pubblico italiano l’interessante evoluzione del settore in Polonia. Inoltre, Alessandro Ceratti di Waze Italia ha presentato i dati Europei per comprendere gli effetti della pandemia anche sul settore della mobilità privata.
Ha concluso i lavori Luigi Onorato, Senior Partner Monitor Deloitte, che ha presentato come la mobilità sta evolvendo e come questa sia strettamente correlata ai modelli cittadini in essere, a quelli che stanno nascendo (tra cui il modello 15-Minutes City) e a quelli futuri, che sicuramente richiederanno una riflessione pragmatica e industriale e un’operazione di sistema in grado di coinvolgere tutti gli attori presenti nell’ecosistema cittadino (istituzioni, operatori e utenti).