3 Aprile 2020
COP26 di Glasgow rinviata al 2021 per emergenza coronavirus, Ronchi: “non ridurre gli sforzi”
L’emergenza sanitaria per il coronavirus ha costretto l’ONU a rinviare la COP26, la Conferenza delle Parti sul Clima, in programma dal 9 al 18 novembre a Glasgow, organizzata congiuntamente dal Regno Unito e dall’Italia. La decisione è stata presa dall’ufficio di Presidenza della COP, congiuntamente con i governi inglese e italiano.
In un comunicato dell’UNFCCC si legge che la decisione è stata presa dal COP Bureau dell’UNFCCC insieme ai suoi partner italiani e britannici e che “Le date di una conferenza riprogrammata nel 2021 saranno fissate in tempo utile dopo una discussione con le Parti. Tenuto conto degli effetti attuali del Covid-19 in tutto il mondo, non è più possibile tenere un’ambiziosa e inclusiva COP26 nel novembre 2020.
Questa riprogrammazione della COP26 permetterà che tutte le Parti si possano dedicare pienamente alle questioni da dibattere durante questa conferenza vitale e di disporre di più tempo per i preparativi necessari. Noi continueremo a lavorare con tutte le Parti interessate per accrescere l’ambizione in materia di clima, rafforzare la resilienza e ridurre le emissioni”.
“Inevitabile il rinvio della COP26 – ha osservato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – vista l’impossibilità, a causa del coronavirus, di consentire il corretto svolgimento dei lavori preparatori in cui sono coinvolti numerosi Paesi oggi in piena emergenza sanitaria. Tuttavia l’attuale pandemia non cancella i grandi rischi connessi ad un peggioramento della crisi climatica e non deve essere un pretesto per ridurre gli sforzi in tal senso. Tutt’altro, i giorni difficili che stiamo vivendo ci dimostrano che dobbiamo accelerare sulla strada della decarbonizzazione. Proprio ora, con il più massiccio investimento globale dal dopoguerra a oggi, se metteremo il Green deal al centro della ripresa economica potremo accelerare enormemente la costruzione di un nuovo modello di sviluppo, più sicuro per tutti”.
“Sebbene abbiamo deciso di posticipare la COP26, compresi gli eventi pre-COP e” Gioventù per il clima -ha dichiarato il Ministro delll’ Ambiente Italiano, Sergio Costa- restiamo pienamente impegnati a far fronte alla sfida dei cambiamenti climatici.La lotta ai cambiamenti climatici richiede un’azione forte, globale e ambiziosa”. Costa ha sottolineato come continuerà a lavorare con i partner britannici “per offrire una COP26 di successo”.
Circa 30 mila persone, tra delegati, giornalisti e attivisti, erano attese in Scozia il prossimo novembre nella SEC Arena, che ora per far fronte ai casi di COVID-19 verrà trasformata in un ospedale da campo.