25 Maggio 2020
Edo Ronchi: il superbonus del 110% va nella giusta direzione
Lo scorso 19 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso Decreto Rilancio, un provvedimento di ampia portata contenente una serie di misure per il sostegno economico alle famiglie, alle imprese, al sistema sanitario nazionale. Il Decreto introduce anche alcune misure interessanti in materia di clima ed energia, fra cui il cd. Superbonus destinato agli interventi di efficientamento energetico.
“L’incentivo fiscale per il risparmio energetico, il fotovoltaico e le colonnine di ricarica introdotto col Decreto rilancio – dichiara Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – va nella giusta direzione. L’incentivo introdotto dall’art. 119 del Decreto Rilancio per l’efficientamento energetico, il sisma bonus, il fotovoltaico e le colonnine di ricarica di veicoli elettrici, promosso dal Sottosegretario Fraccaro, va nella direzione degli impegnativi obiettivi di decarbonizzazione dell’Accordo di Parigi per il clima e per il rilancio di attività di grande peso economico e occupazionale. Il settore residenziale infatti è responsabile di circa il 20% delle emissioni nazionali di CO2.
Secondo il Presidente Ronchi “le nuove disposizioni sono di particolare rilievo per l’isolamento termico degli edifici esistenti, risultato per la gran parte impraticabile con le precedenti detrazioni fiscali che, invece, con la detrazione al 110% in cinque anni per le fatture emesse entro il 2021 e con la possibilità di passare il credito alle banche, diventa più appetibile e praticabile.
La disposizione può essere migliorata in sede parlamentare durante la conversione in legge del Decreto – continua Ronchi – in particolare occorre curare bene le modalità per il trasferimento del credito fiscale alle banche che finanziano l’intervento e che, se non funzionassero a dovere, limiterebbero di molto la portata del nuovo meccanismo.
Per le pompe di calore, il fotovoltaico, le colonnine e le altre tecnologie coperte dalle misure precedenti, mantenendo un meccanismo efficace di cessione del credito fiscale alle banche a copertura dell’investimento, l’incentivazione fiscale potrebbe essere minore del 110%, in modo che con le medesime coperture si possano fare più interventi e in modo che, di nuovo, questi non facciano trascurare i più impegnativi interventi di isolamento termico degli edifici esistenti.”