7 Maggio 2024

Friuli – Venezia Giulia | Le performance per contrastare il cambiamento climatico

Come sta andando il Friuli – Venezia Giulia nella lotta al cambiamento climatico? Dal database CIRO una panoramica delle performance aggiornate della regione, con punti di forza e fronti su cui migliorare.

EMISSIONI: il Friuli-Venezia Giulia registra un livello di assorbimenti naturali in relazione alla superficie fra i più elevati in Italia, mentre le emissioni pro-capite sono piuttosto superiori alla media nazionale. 

ENERGIA: il mix energetico del Friuli-Venezia Giulia presenta una penetrazione di rinnovabili superiore rispetto alla media nazionale e un’alta percentuale di gas naturale; i consumi di energia finale pro capite sono fra i più alti d’Italia (su questo pesa l’alto fabbisogno di riscaldamento degli edifici). 

RINNOVABILI: la performance del Friuli-Venezia Giulia è generalmente positiva, con una quota di energia da fonti rinnovabili (21%) superiore alla media nazionale (18%) e con 4 iniziative di comunità energetiche attivate nel 2022; meno positivo invece il risultato sui nuovi kW installati nel 2022, leggermente inferiore rispetto alla media italiana.  

TRASPORTI: il Friuli Venezia-Giulia registra performance mediamente positive in questo settore, con una quota di auto elettriche sulle nuove immatricolazioni tra le più alte del Paese (pari al 4,15%) e un buon livello di passeggeri trasportati dal TPL; il tasso di motorizzazione è in linea con la media nazionale, mentre le emissioni pro capite prodotte dai trasporti sono piuttosto superiori alla media nazionale. 

EDIFICI: la performance è abbastanza in linea con la media nazionale, in termini di efficienza generale dei consumi delle abitazioni (224 kWh/mq) e di quota di edifici in classe A (11% del totale), mentre le emissioni pro capite degli edifici restano piuttosto elevate e la quota di consumi elettrici degli edifici inferiore alla media.  

INDUSTRIA: la quota di consumi elettrici di questo settore nel Friuli-Venezia Giulia (40%) è in linea con la media nazionale, mentre le emissioni e i consumi di energia in rapporto al valore aggiunto sono piuttosto superiori rispetto alla media.  

AGRICOLTURA: positiva la performance sulle emissioni agricole, più basse della media nazionale, e sul basso numero di capi di bovini allevati in rapporto alla popolazione; sotto la media invece la performance per quanto riguarda la quota di superfici agricole coltivate a biologico e l’utilizzo di fertilizzanti azotati.  

VULNERABILITA’: la quota di popolazione residente in area a rischio alluvione è inferiore alla media nazionale, mentre le prestazioni sulle perdite di rete (pari al 42%) e sul consumo di suolo (pari all’8%) sono in linea con la media; il numero di eventi estremi in rapporto alla superficie nel 2022 è stato fra i più alti d’Italia. 

Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come lavorano, quali sono i punti di forza e quali i fronti su cui migliorare, abbiamo sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) che raccoglie per ogni regione tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici, trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione è presente inoltre una storia dal territorio, una buona pratica correlata ad una performance positiva della regione. 

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