23 Luglio 2025

I ghiacciai si sciolgono, il mare si alza: cosa sta succedendo?

Uno degli effetti più tangibili del cambiamento climatico è l’innalzamento del livello dei mari, una realtà che sta già trasformando le coste del pianeta e mettendo a rischio intere comunità. 

La prima causa dell’innalzamento dei mari è lo scioglimento dei ghiacciai: la fusione dei ghiacci ha contribuito a circa due terzi dell’aumento globale del livello del mare registrato negli ultimi decenni. Tutti i ghiacciai sono purtroppo protagonisti di questo fenomeno, come abbiamo raccontato in un’altra pillola.

Ma a contribuire all’attuale innalzamento dei mari è anche il fenomeno della dilatazione termica. Gli oceani hanno assorbito oltre il 90% del calore in eccesso causato dal cambiamento climatico e questo sta contribuendo ad aumentare il volume dei mari perché anche l’acqua, come ogni sostanza, si espande quando si riscalda. 

Secondo la NASA, il livello globale del mare è aumentato di circa 21-24 cm dal 1880 (che è il periodo di riferimento per misurare il cambiamento climatico) e negli ultimi anni il fenomeno si è molto accelerato: secondo il WMO infatti, ad oggi il tasso di innalzamento a lungo termine del livello del mare è più che raddoppiato dall’inizio della registrazione satellitare, passando da 2,13 mm all’anno tra il 1993 e il 2002 a 4,77 mm all’anno tra il 2014 e il 2023. E sta continuando a crescere.

Parlare di millimetri o centimetri ci fa forse percepire quella dell’innalzamento dei mari come una minaccia lontana e astratta, eppure non è così. Ad oggi, sono i piccoli stati insulari del Pacifico a trovarsi in prima linea: Tuvalu, ad esempio, è un arcipelago con un’altitudine media di appena due metri sul livello del mare e rischia concretamente di diventare inabitabile nel giro di pochi decenni. Ma nei prossimi decenni gli impatti concreti si vedranno anche nelle città costiere di tutto il mondo: basti pensare a Venezia, dove alcune zone verrebbero completamente inondate in modo permanente. Qui, nel periodo 1993-2024 l’aumento del livello medio del mare è quasi raddoppiato rispetto agli anni precedenti arrivando a una crescita di 4,8 mm/anno.

Ma se allarghiamo lo sguardo ci rendiamo conto che siamo purtroppo solo all’inizio di un processo di innalzamento dei mari che, se non invertiamo la rotta, potrebbe cambiare per sempre l’aspetto della Terra per come siamo abituati a vederla. Lo scienziato del clima James Hansen ha stimato che se la temperatura media globale continuerà a salire, arrivando stabilmente a superare la soglia di +1,5 °C rispetto al periodo pre-industriale, si potrebbero innescare una serie di fenomeni irreversibili che porterebbero alla definitiva scomparsa dei ghiacci dalla faccia del Pianeta nel giro di pochi secoli se non addirittura decenni. Una situazione simile a quella in cui si trovava la Terra circa 3 milioni di anni fa, in cui il livello dei mari era 60-70 metri più alto di quello attuale. Questo vorrebbe dire la perdita della maggior parte degli insediamenti urbani e delle infrastrutture alla base della nostra civiltà.

La buona notizia, come sempre, è che abbiamo ancora tutti gli strumenti per ridurre al minimo l’innalzamento ormai irreversibile dei livelli del mare, riducendo le emissioni di gas serra e staccando la spina al cambiamento climatico.

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