1 Giugno 2022
Imprese e transizione energetica – Stakeholder Forum sul Clima I4C
Il 25 maggio si è svolto un nuovo appuntamento dello Stakeholder Forum sul Clima di Italy for Climate, per discutere con le associazioni e le organizzazioni nazionali di opportunità e sfide delle imprese nella transizione energetica.
L’incontro ha avuto lo scopo di evidenziare le opportunità già esistenti, anche attraverso la testimonianza diretta di esperienze di successo, ma anche gli ostacoli e le possibili soluzioni per un ruolo propulsivo delle imprese nel percorso di transizione energetica del Paese. E’ stato anche l’occasione per un primo confronto sul piano REPowerEU, presentato dalla Commissione europea con l’obiettivo di ridurre velocemente la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia.
LINK ALLA PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA A CURA DI ITALY FOR CLIMATE
Oltre ai rappresentanti delle associazioni dello Stakeholder Forum e ai promotori di Italy for Climate, l’incontro ha ospitato in apertura, dopo la presentazione introduttiva a cura di Andrea Barbabella, alcune testimonianze dal mondo delle imprese, con gli interventi di: Luca Bragoli, Chief Regulatory & Public Affairs Officer di ERG, Fabio Baldazzi, Direttore Generale di Caviro Extra, Massimo Molinati, Amministratore delegato della Molinati Orlando srl. Barbara Gatto, responsabile ambiente di CNA, ha illustrato i risultati di una indagine con focus specifico sulla transizione energetica per le PMI.
Durante i lavori è stato condiviso il quadro generale della situazione attuale, e in particolare che:
- Per centrare l’obiettivo della neutralità climatica entro la metà del secolo, il sistema energetico, di gran lunga il primo responsabile del cambiamento climatico in corso, in pochi decenni dovrà subire una trasformazione senza precedenti per velocità e intensità, con un saldo economico ed occupazionale positivo;
- lo scenario più accreditato a livello internazionale (la Net-Zero Roadmap della IEA) individua specifiche milestone che possono essere prese a riferimento per conoscere il sistema energetico del futuro: ad esempio, produzione elettrica a zero emissioni entro il 2035, chiusura delle centrali a carbone entro il 2030, installazione ogni anno di 1.000 GW di eolico e fotovoltaico entro questo decennio, etc.
- il recentissimo Piano REPowerEU fornisce una indicazione chiara su come l’Europa intende ridurre velocemente la dipendenza dall’import di combustibili fossili dalla Russia, e cioè accelerando sulla via della transizione energetica con una serie di interventi di brevissimo termine (entro il 2025) e aumentando ancora i target al 2030 di fonti rinnovabili e di efficienza energetica rispetto ai già ambiziosi obiettivi in discussione nel pacchetto Fit for 55.
Il dibattito fra gli stakeholder si è dunque concentrato su come le imprese possono rendersi protagoniste di questo scenario, e in particolare:
- ERG ha raccontato la sua storia di successo di azienda familiare che dal settore Oil&Gas si è convertita totalmente alle fonti rinnovabli ed è oggi leader in Italia e in Europa per gli impianti eolici e fotovoltaici;
- CAVIRO, la più importante cooperativa vitivinicola in Italia, ha raccontato come ha raggiunto l’autosufficienza energetica puntando sulla valorizzazione degli scarti di produzione vinicola da cui oggi producono elettricità, bioetanolo e biometano;
- ILLYCAFFE’, Promotore di Italy for Climate, ha raccontato di una tecnologia per recuperare il calore prodotto dalle tostatrici di caffè che è stata identificata grazie alla sinergia con un altro settore chiave del loro territorio, Trieste, ovvero i cantieri navali;
- MOLINATI ORLANDO, piccola e media impresa del settore della meccanica, sono intervenuti in modo incisivo sia sull’efficienza energetica che sull’autoproduzione (mettendo già nel 2014 pannelli fotovoltaici sui tetti della fabbrica, nonostante l’assenza di incentivi).
- CNA ha presentato i risultati di una indagine svolta lo scorso anno (prima dell’attuale crisi energetica), da cui si evince che molte PMI sono a conoscenza delle opportunità che gli interventi di efficienza energetica e di autoconsumo da fonti rinnovabili per mitigare il caro bollette, ma la mancanza di strumenti di conoscenza e di di supporto adeguati alle loro esigenze rende più complicato, per loro, questo processo; non a caso il 75% delle PMI intervistate che è intervenuta sui propri consumi energetici, lo ha fatto anche in assenza di incentivi.
- che imprese e stakeholder delle organizzazioni condividono ampiamente il percorso ambizioso tracciato dall’Europa, ma sottolineano l’urgenza di intervenire su tutti quei fattori abilitanti che rischiano di rendere questo percorso non praticabile perché non si riesce a mettere a terra gli interventi: è naturalmente il caso degli aspetti di burocrazia e di permitting delle fonti rinnovabili, ma anche della scarsa consapevolezza e conoscenza di alcuni attori chiave della transizione;
- che in un periodo di grande dinamismo sui temi dell’energia, come quello che stiamo vivendo oggi, si rende necessaria una razionalizzazione degli strumenti esistenti (di incentivo, di supporto, di formazione, etc.) affinché siano davvero efficaci e pienamente sfruttabili;
- che le imprese di ogni settore, oggi più che mai con la crisi dei mercati dei combustibili fossili, devono rendersi conto di quante opportunità economiche ed occupazionali possono derivare da un percorso ambizioso di transizione energetica, ovvero di efficientamento e gestione smart dei consumi, di autoconsumo da fonti rinnovabili, etc.
Gli incontri dello Stakeholder Forum sul Clima si svolgono su inviti e coinvolgono i rappresentanti della società civile, insieme ai Promotori di Italy for Climate e ai partner tecnici dell’iniziativa. Gli incontri affrontano di volta in volta questioni sia di carattere generale che di carattere più specifico o settoriale, prendendo spunto dalle proposte di obiettivi climatici e di interventi presenti nella Roadmap per la neutralità climatica di Italy for Climate.
Hanno già aderito al Forum oltre 30 fra le principali realtà associative del panorama nazionale: Legambiente, WWF, Greenpeace, Transport & Environment, Kyoto Club, Coordinamento Free, CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Assocarta, CNA, Confartigianato, Confcooperative, Altroconsumo, Adiconsum, ANCE, FIRE, Elettricità Futura, Anev, Fiper, Assoidroelettrica, Assoesco, Green Building Council, ANFIA, UNEM, Assobioplastiche, Coldiretti, Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani, Global Compact Network Italia, Forum per la Finanza Sostenibile.