6 Maggio 2025
In Italia calo modesto delle emissioni di gas serra nel 2024
Le emissioni di gas serra in Italia sono stimate in calo del 2,3% nel 2024 rispetto all’anno precedente, attestandosi a circa 375 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (MtCO2eq/anno), 9 in meno dello scorso anno. E’ quanto abbiamo stimato, a partire dai dati preliminari di Ispra ed Enea, nel Report “I 10 key trend sul clima in Italia. La pagella 2024 su clima ed energia”, giunto alla sua sesta edizione, con cui Italy for Climate racconta ogni anno l’evoluzione del percorso di transizione energetica nel nostro Paese attraverso dieci indicatori chiave.
Il dato sulle emissioni può sembrare positivo ma si tratta in realtà di una riduzione molto modesta e decisamente inferiore alla performance dell’anno precedente. Si conferma dunque il trend di decrescita dell’indicatore, ma il calo registrato nel 2024 non è compatibile con quanto sarebbe necessario per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
L’Italia ha condiviso l’impegno promosso dal Green Deal Europeo di ridurre le emissioni di gas climalteranti del 55% rispetto ai valori del 1990 (pari a 521 milioni di tonnellate di CO2 equivalente). Per raggiungere questo traguardo, Italy for Climate ha stimato nella sua “Roadmap per la neutralità climatica” che ogni anno dovremmo ridurre le nostre emissioni ogni anno di circa 20 milioni di tonnellate da qui al 2030. Un obiettivo che appare complicato ma che è in realtà alla nostra portata, se si considera che nel 2023 le emissioni si sono ridotte di 28 milioni di tonnellate. La riduzione di 9 milioni di tonnellate di gas ad effetto serra stimata nel 2024 significa dunque che nell’ultimo anno le emissioni sono calate solo della metà di quanto avrebbero dovuto. Ogni anno che non riusciamo a mantenerci sulla rotta degli obiettivi prefissati aumenta il divario, la strada diventa sempre più in salita e ci si indebita con il futuro. Questo implica la necessità di aumentare gli sforzi di riduzione nei prossimi anni per riprendere la rotta. Nel 2024 abbiamo raggiunto le 375 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, pari a circa il 28% in meno rispetto al 1990: siamo esattamente a metà percorso verso l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55%, ma ci sono rimasti solo 6 anni per raggiungerlo.
Il target di circa -20 MtCO2eq annui è in realtà alla nostra portata. Questo è stato abbondantemente superato non solo nel 2023, ma anche negli anni tra il 2010 e il 2014, periodo in cui le emissioni di gas serra si sono ridotte in media ogni anno di circa 22 MtCO2eq. In quegli anni, l’Italia aveva investito molto sulle energie rinnovabili raccogliendo numerosi benefici ambientali ed economici, e lo stesso è successo proprio nel 2023, anno in cui i nuovi impianti rinnovabili sono tornati a crescere in modo significativo.
Anche nel 2024 le rinnovabili hanno continuato la loro ascesa, portando ad un calo drastico del carbone impiegato per la produzione di elettricità, ma la riduzione delle emissioni è stata frenata dal clima più severo (che ha richiesto consumi di energia più elevati per il riscaldamento degli edifici) e dall’ulteriore aumento del fabbisogno di energia nei trasporti, che si confermano uno dei settori in cui la decarbonizzazione è più in ritardo. Il risultato di questa combinazione di fattori è stato dunque una riduzione sì delle emissioni, ma piuttosto modesta.