3 Luglio 2023

Intervista a Sergio Pisano, CEO Hill+Knowlton Strategies Italia

«Il vero impatto nasce quando trasmettiamo il nostro scopo e la nostra passione, perché le persone si connettono con ciò che risuona con i loro valori» – ne è convinto Sergio Pisano, CEO di Hill+Knowlton Strategies Italia, agenzia internazionale di pubbliche relazioni.

In attesa della Conferenza nazionale sul clima ci confrontiamo sulle sfide del suo settore in materia di sostenibilità e transizione, parole che inevitabilmente oggi incontrano la comunicazione che ha il ruolo di raccontare e valorizzare scelte e percorsi.

Le istanze globali legate alla sostenibilità infatti sono entrate prepotentemente nell’agenda e nei piani industriali e di conseguenza anche nella comunicazione delle imprese.  Hanno un importante peso sia la sensibilità del pubblico su queste tematiche sia il percorso di assunzione di responsabilità sociale da parte delle imprese, che sono sempre più numerose.

In questo contesto c’è una frase che ha segnato il percorso di maturazione di Pisano come professionista e manager e che ancora oggi resta un riferimento rispetto al quale rilegge il suo lavoro: “Le persone non comprano quello che fai, ma il perché lo fai e quello che fai dimostra semplicemente ciò in cui credi”, Simon Sinek.

«In un mondo in cui la sostenibilità è diventata una priorità irrinunciabile, noi, come professionisti della comunicazione, affrontiamo la sfida di garantire che questa parola mantenga tutto il suo significato – spiega Pisano. – Per questo motivo, è essenziale associarla solo ad azioni concrete e comportamenti corretti e supportare le aziende nel promuovere una comunicazione trasparente e autentica riguardo alle loro pratiche sostenibili. Il greenwashing rappresenta una minaccia alla trasformazione sostenibile, colpendo soprattutto i consumatori più vulnerabili, ma potenzialmente coinvolgendo un pubblico molto più ampio, tra opinion leader e decisori politici. Prima di diffondere informazioni, dedichiamo il tempo necessario per approfondire i dati, verificare le fonti e riflettere sulle possibili conseguenze delle nostre parole. Questo impegno richiede responsabilità e rigore professionale per garantire una comunicazione accurata e trasparente».

Oggi Hill+Knowlton è al lavoro per azzerare entro il 2025 le emissioni a effetto serra e per arrivare al 2030 ad un azzeramento anche lungo tutta la supply chain; allo stesso tempo procede il percorso verso il 100% di utilizzo di sola elettricità rinnovabile e la progressiva eliminazione della plastica monouso negli uffici.

«Si tratta di obiettivi globali – spiega Pisano – insieme a molti altri in tema di risorse umane e sostenibilità economica, sui quali sono al lavoro e contribuiscono oltre 100.000 dipendenti, in uffici distribuiti in 112 Paesi del mondo che fanno capo a WPP, con un approccio globale attraverso il contributo specifico di tante persone e tanti territori, che dà peso alle azioni e ai risultati».

Un tipo di collaborazione – commenta Pisano – che spesso fatica a realizzarsi tra i Governi e che invece le aziende sono in grando di rendere concreta. 

A livello più generale c’è stata una forte accelerazione sull’idea di vita che ogni persona porta avanti, che ha comportato una messa in discussione delle priorità, rivendendo il bilanciamento tra vita personale e lavoro, tra profitto e bene comune, tra business e sostenibilità.

«Gli indicatori su felicità, serenità e qualità della vita per misurare lo stato di salute di una società e gli enti e pensatori più autorevoli ci dicono che saranno sempre più questi gli ambiti su cui si gioca il futuro delle aziende – continua Pisano. Su questo stiamo lavorando, anche per tenere insieme persone che possano essere in grado di supportare i nostri clienti sugli stessi percorsi verso la sostenibilità».

Il cambiamento generale nelle persone, che è poi ricaduto sulle imprese, ha dato una spinta ulteriore alle imprese, che sono attori in grado di lavorare per gli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile.

«Avremmo bisogno di un’economia e una politica che siano davvero in grado di premiare soluzioni, prodotti, aziende impegnate sul fronte della sostenibilità – conclude Pisano. Viviamo in un tempo che ha bisogno di scelte coraggiose, che sembrano mettere a rischio la sopravvivenza stessa del nostro sistema socioeconomico, ma che in realtà sono l’unica strada perché possa avere ancora un futuro».

Alla comunicazione della sostenibilità resta il ruolo centrale di essere in grado di raccontare il cambiamento e mettere in rilievo soluzioni possibili, nel rispetto della qualità che si persegue prima di tutto con messaggi veritieri, chiari e coerenti. Ciò ancor più in un contesto che ha visto mutare molto velocemente canali, strumenti e modalità di comunicazione ma soprattutto il ruolo delle aziende e del pubblico rispetto alla comunicazione stessa: «abbiamo tutti esperienza di una comunicazione che ha in ciascun utente una fonte, potenzialmente di impatto ed influenza, anche planetaria, a prescindere dalle dimensioni e dai mezzi». 

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