21 Giugno 2024
Molise | Le performance per contrastare il cambiamento climatico
Come sta andando il Molise nella lotta al cambiamento climatico? Dal database CIRO una panoramica delle performance aggiornate della regione, con punti di forza e fronti su cui migliorare.
EMISSIONI: gli assorbimenti naturali in rapporto alla superficie sono più alti della media nazionale, mentre le emissioni di gas serra pro capite sono purtroppo fra le più alte in Italia.
ENERGIA: nel complesso, il Molise ha un mix energetico sostanzialmente allineato con la media nazionale in termini di distribuzione delle fonti, seppur con consumi di carbone pari a zero; anche la performance su consumi finali di energia finale pro capite è in linea con la media.
RINNOVABILI: il Molise è una delle regioni con la più alta quota di consumi di energia coperta da rinnovabili (pari al 36%, contro una media nazionale del 17%); nel 2022 ha installato solo una comunità energetica rinnovabile e i kW di impianti rinnovabili installati rispetto alla superficie regionale sono stati leggermente inferiori alla media.
EDIFICI: i consumi medi degli edifici e la quota di consumi elettrici del settore è in linea con la media nazionale, mentre la performance sulle emissioni settoriali pro capite e sulla quota di edifici in classe A è leggermente peggiore della media.
INDUSTRIA: il settore in Molise registra performance inferiori alla media nazionale mediamente su tutti gli indicatori, sia in rapporto al valore aggiunto nelle emissioni e nei consumi di energia del settore, sia nella quota di consumi elettrici.
TRASPORTI: le emissioni pro capite settoriali sono in linea con la media nazionale, mentre la quota la quota di elettrico sulle nuove immatricolazioni, il numero di automobili e il numero di passeggeri trasportati dal TPL registrano tutti performance inferiori alla media nazionale.
AGRICOLTURA: positiva la performance sull’utilizzo di fertilizzanti, ben inferiore alla media nazionale, e anche per le emissioni pro-capite che sono sostanzialmente in linea con la media; peggiore, invece, è la performance per il numero di capi bovini allevati in rapporto alla popolazione e per la quota di agricoltura biologica.
VULNERABILITA’: la quota di consumo di suolo (pari al 3,9%) è tra le più basse d’Italia, così anche come la quota di popolazione residente in aree a rischio alluvione; nel 2022 il numero di eventi estremi in rapporto alla superficie è stato inferiore alla media nazionale, mentre resta ancora peggiore della media la performance sulle perdite di rete idrica.
Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come lavorano, quali sono i punti di forza e quali i fronti su cui migliorare, abbiamo sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) che raccoglie per ogni regione tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici, trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione è presente inoltre una storia dal territorio, una buona pratica correlata ad una performance positiva della regione.