29 Aprile 2024

Rinnovabili elettriche, nel 2023 record di eolico e fotovoltaico

Dal 2023 arriva un segnale incoraggiante per la crescita, oramai stagnante da diversi anni, delle fonti rinnovabili elettriche in Italia. Queste hanno infatti raggiunto il 44% della produzione nazionale di energia elettrica, appena un punto percentuale sopra il precedente record che risaliva purtroppo all’ormai lontano 2014, come emerso dal Rapporto I 10 key trend sul clima (leggi il rapporto). 

Questo nuovo record, ovviamente da accogliere con soddisfazione, va comunque contestualizzato: il 2023, infatti, è stato caratterizzato dalla produzione nazionale di elettricità più bassa almeno degli ultimi vent’anni. Se andiamo a guardare il valore assoluto dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Italia nel 2023, circa 115 miliardi di kWh (TWh), è ancora leggermente inferiore al dato del 2014, anno in cui è stato raggiunto il picco, non ancora eguagliato, di oltre 120 TWh.  

Questa dinamica comunque ancora troppo lenta delle rinnovabili elettriche in Italia è riconducibile, in primo luogo a una crescita insufficiente di queste tecnologie, come dimostra il confronto con le altre grandi economie europee, ma anche dalle difficoltà che ha vissuto negli ultimi anni il settore idroelettrico, anche a causa degli effetti del riscaldamento globale sulla disponibilità della risorsa idrica.  

Al netto di questo, gli ultimi due anni hanno mostrano tuttavia una incoraggiante ripresa in particolare del fotovoltaico, mentre la crescita dell’eolico appare ancora frenata. Nel complesso la potenza installata ogni anno di queste due tecnologie, le c.d. nuove rinnovabili, è passata da una media di 1 GW scarso tra il 2014 e il 2021, a 3 GW nel 2022 e a 5,7 GW nel 2023. Questo si è tradotto in un balzo in avanti della produzione di energia elettrica da queste due fonti che per la prima volta nel 2023 ha superato i 50 TWh facendo si che eolico e fotovoltaico quell’anno abbiamo generato ben il 20% di tutta l’energia elettrica prodotta in Italia 

Anche in questo caso, alcune cause possono essere considerate di natura strutturale, riconducibile ad esempio agli effetti di alcune semplificazioni amministrative, altre più contingenti come i prezzi ancora alti dell’energia o gli effetti del Superbonus, esperienza che al momento sembra destinata a chiudersi.  

In ogni caso c’è ancora tanta strada da fare, se pensiamo che per raggiungere gli obiettivi al 2030 dovremmo praticamente raddoppiare la potenza installata di rinnovabili nel 2023 e che nello stesso anno, a fronte dei nostri 5,7 GW di eolico e, soprattutto, fotovoltaico la Spagna ne ha installati 9 e la non assolata Germania addirittura 18 (di cui 14 GW di fotovoltaico).  

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