9 Marzo 2021

Nuova strategia Ue di adattamento ai cambiamenti climatici

Ondate di calore mortali e siccità devastanti, foreste decimate e coste erose dall’innalzamento del livello dei mari: i cambiamenti climatici sono già in atto con ripercussioni pesanti  in Europa e nel mondo. Questo il contesto da cui nasce la nuova Strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, adottata dalla Commissione europea. La nuova Strategia, che aggiorna quella di 8 anni fa, definisce il cammino da percorrere per essere pronti agli effetti inevitabili dei cambiamenti climatici e per sviluppare un sistema sociale ed economico in grado di resistere a tutti i rischi climatici.

Le perdite economiche dovute alla maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi sono in aumento e quelle conteggiate in UE superano già, da sole, una media di 12 miliardi di € l’anno. Stime prudenti mostrano che esporre l’economia odierna dell’UE a un riscaldamento globale di 3°C rispetto ai livelli preindustriali comporterebbe una perdita annua di almeno 170 miliardi di €.

I cambiamenti climatici non incidono solo sull’economia, ma anche sulla salute e sul benessere dei cittadini europei, che soffrono sempre più a causa delle ondate di calore: a livello mondiale, la catastrofe naturale più letale del 2019 è stata l’ondata di calore che ha colpito l’Europa provocando 2.500 vittime.

L’azione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici deve coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, all’interno e all’esterno dell’UE per costruire una società resiliente ai cambiamenti climatici migliorando la conoscenza, intensificando la pianificazione dell’adattamento e la valutazione del rischio climatico; accelerando l’azione di adattamento.

Secondo la Strategia le azioni di adattamento devono essere più intelligenti, rapide e sistemiche ed in particolare devono

1) migliorare la conoscenza la qualità e la quantità dei dati disponibili potenziando e ampliando  Climate-ADAPT, la piattaforma europea per le conoscenze sull’adattamento, che sarà affiancata da un osservatorio per la salute destinato a monitorare, analizzare e prevenire meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute;

2) sostenere l’ulteriore sviluppo e attuazione di strategie e piani di adattamento, con tre priorità trasversali: integrare l’adattamento nella politica macro-finanziaria,  intensificare soluzioni per l’adattamento basate sulla natura (nature-based solutions) come la tutela e il ripristino di ecosistemi e della relativa biodiversità e  mettere in campo azioni di adattamento locale;

 3) Intensificare la cooperazione  e l’azione internazionale in materia di adattamento ai cambiamenti climatici

“Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica – ha affermato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili – che si fanno già sentire sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea. La nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici ci consente di accelerare e approfondire i preparativi. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici”.

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