13 Marzo 2023
Rinnovabili e falsi miti: eolico e solare costano troppo?
Le rinnovabili sono una fonte di energia più costosa dei combustibili fossili e del nucleare e rendono le nostre bollette più care. Oggi sono diventate più convenienti perché l’attuale crisienergetica ha colpito i mercati del petrolio e del gas, ma quando questa crisi sarà rientrata le fonti fossili torneranno ad essere la soluzione più economica che abbiamo per produrre elettricità.
Al di là delle congiunture attuali, questa idea che le rinnovabili siano una fonte di energia più costosa delle fonti tradizionali è sempre stata molto diffusa nel dibattito generalista sul mondo dell’energia, soprattutto in Italia. Ma cosa c’è di vero?
Eolico e fotovoltaico, le tecnologie su cui si punta di più per la crescita nel breve e medio termine delle fonti rinnovabili, già da diversi anni hanno raggiunto costi di generazione molto competitivi rispetto alle fonti fossili e al nucleare. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia nel 2021 produrre un kWh con eolico on-shore o fotovoltaico in Europa costava solo circa 5 centesimi di euro, mentre produrre lo stesso kWh con il nucleare, con il gas o con il carbone costava almeno 3 volte di più (rispettivamente, 14, 15 e 18 cent€). Oggi, con la crisi dei prezzi dell’energia che ha colpito soprattutto gas e petrolio, la differenza di costo fra rinnovabili e fonti tradizionali è diventata ancora più ampia a favore di eolico e fotovoltaico.
Questo falso mito sui costi delle rinnovabili è un retaggio del passato ed è conseguenza di una informazione poco aggiornata sul tema. È senz’altro vero che fino allo scorso decennio eolico e fotovoltaico erano fonti ancora molto costose e che gli operatori necessitavano di incentivi pubblici per raggiungere una piena sostenibilità economica. Ma è proprio grazie a questi incentivi e agli enormi progressi tecnologici fatti negli ultimi anni che abbiamo assistito ad un calo dei costi di generazione senza precedenti: in appena dieci anni, l’eolico ha ridotto i propri costi del 55-60% mentre il fotovoltaico persino dell’85-90%, con prospettive di ulteriori riduzioni anche negli anni a venire. Questi cali hanno permesso al settore elettrico di accelerare molto la transizione verso le zero emissioni e, proseguendo con questo passo, già nel 2025 fotovoltaico ed eolico potrebbero diventare la prima fonte di elettricità nel mondo.
L’attuale crisi dei prezzi dell’energia ha solo reso più evidente quello che gli operatori del settore sanno da tempo: oggi sono le fonti fossili la soluzione più costosa per il nostro Paese e le nostre bollette, mentre invece le rinnovabili sono l’alternativa anche più conveniente, oltre che più pulita.
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