5 Maggio 2023
Siccità e alluvioni: le due facce della crisi climatica
In questi giorni una grave ondata di piogge intense ha causato alluvioni in Emilia-Romagna, con moltissimi danni a persone ed infrastrutture. Un anno fa di questi tempi, e sempre nelle stesse zone, si iniziava a parlare della grave siccità che preoccupava gli agricoltori e che nel giro di pochi mesi sarebbe diventata uno dei più problemi più gravi e urgenti che il Paese ha dovuto affrontare.
In molti vedono in questi due eventi climatici, le piogge intense e la siccità, una contraddizione in termini e anche una prova che negherebbe l’esistenza stessa del riscaldamento globale. E invece questi due eventi ci dimostrano esattamente l’esistenza della crisi climatica e quanto l’Italia ne stia già subendo conseguenze molto gravi.
La comunità scientifica ci dice che gli impatti della crisi climatica sono classificabili in due tipologie: ci sono impatti “lenti”, con effetti progressivi (come la desertificazione, la siccità, l’innalzamento dei livelli del mare) e ci sono impatti “estremi”, con eventi climatici intensi ed improvvisi (come le alluvioni e gli uragani). Entrambi questi impatti sono inequivocabilmente causati dall’aumento delle temperature ed entrambi impattano sul nostro territorio e sulle attività economiche, su scale geografiche e temporali talvolta diverse (ma non sempre, come ci dimostra proprio l’Emilia-Romagna degli ultimi 12 mesi).
Come abbiamo raccontato nel nostro ultimo report, quello degli impatti della crisi climatica è stato proprio uno dei key trend per il 2022 nel nostro Paese. Oltre ad aver raggiunto la più alta temperatura media almeno degli ultimi due secoli, abbiamo anche registrato oltre 3.000 eventi estremi, il valore più alto degli ultimi 15 anni secondo le osservazioni raccolte dallo European Severe Weather Database. Tra quelli più frequenti ed impattanti, si registrano soprattutto grandinate, piogge intense, uragani e raffiche di vento.
Cosa possiamo fare davanti a tutto questo? Migliorare la nostra capacità di adattamento e resilienza davanti a questi eventi, siano essi lenti o estremi, ma soprattutto lavorare il più velocemente ed efficacemente possibile per sradicarne la causa, riducendo le nostre emissioni di gas serra che sono benzina per la crisi climatica.