31 Luglio 2023

Quanta acqua consumiamo in Italia?

Nel 2017 l’Italia ha prelevato dal deflusso idrico interno (cioè, dalla quantità disponibile di risorsa idrica sul territorio nazionale) una quantità di acqua pari a 39 miliardi di metri cubi. Questo dato risale al 2017 – ultimo anno presenta dati disponibili completi da Eionet, ma è in linea con la media nazionale dell’ultimo trentennio (pari circa 40 Gm3). L’acqua prelevata in un territorio è di fatto quella che consumiamo per il fabbisogno dell’uomo, al netto delle perdite di rete che per alcuni utilizzi, come quello civile, possono essere significativi.

Ma quali sono gli utilizzi per i quali preleviamo acqua? Come abbiamo raccontato nel nostro ultimo Special Report, in Italia l’agricoltura è di gran lunga il settore più idro-esigente e da solo utilizza il 41% dell’acqua prelevata sul territorio nazionale (pari a 16 Gm3). Questa è una peculiarità non solo dell’Italia, ma di tutti i Paesi dell’Europa meridionale che hanno bisogno di irrigare i campi (nei Paesi del centro-nord Europa questa necessità è pressocché nulla).

Il secondo settore che preleva risorsa idrica in Italia è quello degli usi civili, cioè l’acqua sanitaria utilizzata nelle nostre case e in tutti gli edifici, con un prelievo pari a 9,5 Gm3 (il 24% del totale). Come vedremo, si tratta di un valore molto più alto degli altri Paesi europei, anche a causa dell’infrastruttura di rete particolarmente carente. Gli ultimi due settori per prelievo idrico sono la produzione industriale (con 7,5 Gm3, il 20% del totale) e la produzione di elettricità (con 5,8 Gm3, pari al 15% del totale): in quest’ultimo settore, in particolare, l’acqua è necessaria per il raffreddamento delle centrali termoelettriche.

Avere accesso a dati solidi, aggiornati e confrontabili sui prelievi idrici non è semplice, innanzitutto perché nella maggior parte dei casi non sussistono misurazioni dirette, ad eccezione degli usi domestici dove abitualmente sono presenti dei contatori. Al netto delle incertezze connesse alla rilevazione del dato, nel contesto europeo l’Italia è di gran lunga il Paese con i maggiori prelievi di acqua: i nostri quasi 40 miliardi di m3 sono nettamente superiori al dato della Spagna (il secondo Paese per prelievi, con poco più di 30 miliardi), seguita dalla Francia (con quasi 27) e dalla Germania (con un prelievo annuo di meno di 20 miliardi di m3). Dal confronto europeo emerge non solo la già citata differenza fra i Paesi mediterranei e continentali rispetto ai prelievi dell’agricoltura, ma anche come Francia e Germania registrino prelievi molto elevati per la generazione elettrica, per il raffreddamento delle centrali nucleari nel caso della prima, e delle centrali termoelettriche a carbone nel caso della seconda.

Moderare i nostri prelievi di acqua è il primo modo che abbiamo per limitare il nostro stress idrico. L’Italia su questo ha ampi margini di miglioramento e, come vedremo, ciascun settore deve fare la sua parte.

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