I trasporti sono il secondo settore a livello nazionale in termini di emissioni di gas serra e sono l’unico settore che non le ha ridotte dal 1990. Come sta andando la transizione energetica dei trasporti italiani? Come si posiziona nel confronto europeo? Quali obiettivi al 2030 e 2050 dovrà raggiungere questo settore? Quali sono le principali sfide tecnologiche?
Emissioni di gas serra dei trasporti
30%: è la quota delle emissioni di gas serra dei trasporti sul totale nazionale nel 2024. Con 113 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, è il secondo settore più emissivo in Italia dopo l’industria.
+7%: l’aumento delle emissioni di gas serra dei trasporti in Italia dal 1990 al 2024. Ad oggi è l’unico settore a non averle ridotte, mentre al 2030 le emissioni dovrebbero ridursi di circa il -15% per arrivare a emissioni quasi zero nel 2050.
91%: è la quota delle emissioni nazionali di gas serra dovute al trasporto su strada, contro il 4% della navigazione domestica, il 2% dell’aviazione domestica, l’1% della ferrovia e l’1% di pipeline. Delle emissioni da strada, il 64% delle emissioni su strada sono causate da automobili, mentre il 23% da camion e bus, l’11% da veicoli commerciali leggeri e il 2% da due ruote.
I consumi di energia e le rinnovabili dei trasporti
35%: è la quota dei consumi finali di energia del settore sul totale nazionale nel 2024. Si tratta di 38,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, 6 milioni di tonnellate in più rispetto al 1990.
+18%: è l’aumento dei consumi di energia dei trasporti registrato in Italia dal 1990 al 2024. Per restare in linea con gli obiettivi della transizione energetica, al 2030 i consumi finali di energia dei trasporti dovranno essere pari quasi ai livelli del 1990, mentre la riduzione al 2050 dovrà essere di -50%.
92%: è la quota dei consumi energetici del settore trasporti soddisfatta nel 2024 da benzina, gasolio e GPL. È di gran lunga il settore più dipendente dai prodotti petroliferi in Italia.
2%: è la quota di consumi finali dei trasporti soddisfatta da energia elettrica. È il più basso tasso di elettrificazione tra tutti i settori in Italia nel 2024. Al 2030 la quota di consumi elettrici dovrebbe raggiungere circa il 5% per arrivare attorno al 50% nel 2050.
5%: è la quota dei consumi finali del settore soddisfatti nel 2024 da fonti rinnovabili. È la più bassa tra tutti i settori in Italia.
Le sfide tecnologiche per decarbonizzare i trasporti
701: è il numero di auto ogni mille abitanti raggiunto in Italia nel 2024. Il tasso di motorizzazione italiano risulta essere il più alto d’Europa, contro le 576 auto/1.000 ab. della media UE, la Germania con 590, la Francia con 576 e in ultimo la Spagna con 544.
4,2%: quota delle nuove auto elettriche immatricolate nel 2024. La quota risulta essere molto lontana dalla media UE del 14%, la Francia è in vetta alla classifica con il 17% di auto elettriche nelle nuove immatricolazioni, seguita poi da Germania (14%) e Spagna (6%). Nel complesso sono quasi 279 mila le auto elettriche attualmente circolanti in Italia, pari a circa il 7 per mille dell’intero parco auto nazionale.


