14 Dicembre 2020
Clima: accordo Ue su taglio emissioni al 55%, ora da rivedere Piani Nazionali
Il Consiglio Europeo ha approvato l’obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni nette di gas serra di almeno il 55% (rispetto ai livelli del 1990) entro il 2030. La Commissione europea dovrà integrare il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni nella proposta di Climate Law, che il Consiglio invita ad adottare rapidamente.
Queste le conclusioni del Consiglio Europeo, che ha riunito i capi di stato e di governo della Ue, sul dossier clima, che ha aggiornato il precedente obiettivo del 40%. L’innalzamento del target al 2030 è un obiettivo intermedio essenziale sulla strada della neutralità climatica al 2050 prevista dal Green Deal e in linea con i target dell’ accordo di Parigi.
L’obiettivo, come si legge nelle conclusioni del Consiglio, sarà raggiunto collettivamente dall’UE nel modo più efficiente possibile in termini di costi. Tutti gli Stati membri parteciperanno a tale sforzo, alla luce di considerazioni di equità e solidarietà, senza lasciare indietro nessuno. Il nuovo obiettivo 2030 deve essere conseguito in maniera tale da preservare la competitività dell’UE e tener conto dei diversi punti di partenza, delle specifiche situazioni nazionali e del potenziale di riduzione delle emissioni degli Stati membri,
Sarà inoltre, come stabilisce il Consiglio, rispettato il diritto degli Stati membri di decidere in merito ai rispettivi mix energetici e di scegliere le tecnologie più appropriate per conseguire collettivamente l’obiettivo climatico 2030, comprese le tecnologie di transizione come il gas.
Nel documento, il Consiglio Europeo si impegna inoltre per “aumentare l’ambizione europea per il clima in modo da stimolare una crescita economica sostenibile, creare posti di lavoro, offrire benefici per la salute e l’ambiente ai cittadini dell’UE e contribuire alla competitività globale a lungo termine dell’economia dell’UE promuovendo l’innovazione nelle tecnologie verdi”. Il Consiglio ha poi invitato la Commissione a definire la modalità in cui ogni settore economico può contribuire al meglio al nuovo target, avanzando proposte concrete.
Il contributo UE determinato a livello nazionale sarà aggiornato in base al nuovo obiettivo vincolante e sarà comunicato al segretariato dell’UNFCCC entro la fine dell’anno. In vista della COP26. Il Consiglio europeo ribadisce che l’impegno internazionale è fondamentale per far fronte in maniera efficace ai cambiamenti climatici.
Sulla base di questo nuovo e più ambizioso obiettivo si dovranno ora rivedere i Piani nazionali e anche rimodulare l’apporto delle energie da fonti rinnovabili.
Italy for Climate nei mesi scorsi ha presentato una Roadmap climatica tarata sull’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, con Strategie climatiche settoriali individuate per sette settori chiave, dall’industria ai trasporti, dal residenziale al terziario fino alla gestione dei rifiuti, l’agricoltura e la generazione elettrica.