25 Marzo 2024

Emilia Romagna | Le performance per contrastare il cambiamento climatico

Come sta andando l’Emilia Romagna nella lotta al cambiamento climatico? Dal database CIRO una panoramica delle performance aggiornate della regione, con punti di forza e fronti su cui migliorare. 

EMISSIONI: gli assorbimenti naturali in Emilia-Romagna sono in linea con la media nazionale, mentre le emissioni di gas serra sono più alte, in parte da ricondursi al fatto che si tratta di una delle Regioni più industrializzate d’Italia.

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ENERGIA: l’Emilia-Romagna ha un mix energetico in linea con la media nazionale in termini di distribuzione delle fonti, ma è una delle Regioni con i più alti consumi di energia finale pro capite in Italia.

RINNOVABILI:  l’Emilia-Romagna registra una buona performance sui nuovi impianti rinnovabili, sia in termini di kW installati che di iniziative di Comunità energetiche rinnovabili attivate nel 2022, anche se la quota complessiva di consumi di energia soddisfatti da fonti rinnovabili è ancora inferiore alla media nazionale.

TRASPORTI: nel complesso la performance sui trasporti dell’Emilia-Romagna è abbastanza positiva, sia in termini di tasso di motorizzazione che di media di passeggeri trasportati dal TPL (entrambi più bassi della media nazionale); anche la quota di immatricolazioni delle auto elettriche (pari a 3,7%) è in linea con la media nazionale mentre le emissioni pro capite prodotte dai trasporti restano più alte della media nazionale.

EDIFICI: la quota di edifici in classe A (9%) è in linea con la media nazionale, mentre l’efficienza generale dei consumi è inferiore alla media nazionale, così come la quota di consumi elettrici del settore.

INDUSTRIA: in rapporto al valore aggiunto prodotto dall’Emilia-Romagna, le emissioni del settore sono più basse della media nazionale, mentre i consumi di energia sono più alti; anche la quota di consumi elettrici è più bassa della media nazionale.

AGRICOLTURA: è un settore è molto rilevante per il tessuto produttivo dell’Emilia-Romagna e questo si riflette anche in un impatto climatico con ampie prospettive di miglioramento; le emissioni agricole in rapporto alla popolazione sono superiori alla media nazionale, come anche l’uso di fertilizzanti e il numero di bovini allevati (circa 131 capi ogni 1000 abitanti), mentre la quota di agricoltura biologica è invece in linea con la media nazionale.

VULNERABILITA’: il numero di eventi estremi e il tasso di consumo di suolo (9%) dell’Emilia-Romagna sono in linea con la media nazionale, mentre purtroppo la quota di popolazione esposta al rischio alluvione (61%) è la più alta in Italia; molto positiva è la performance sulle perdite di rete, che si attestano al 31% (mentre la media nazionale arriva al 42%).

Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come lavorano, quali sono i punti di forza e quali i fronti su cui migliorare, abbiamo sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) che raccoglie per ogni regione tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici, trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione è presente inoltre una storia dal territorio, una buona pratica correlata ad una performance positiva della regione. 

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