3 Luglio 2023

Intervista ad Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology division di Italian Exhibition Group Spa

«E’ indispensabile che il nostro paese nel suo insieme comprenda la necessità di fare sistema affinché questa transizione ecologica sia davvero un motore di sviluppo e valorizzazione delle eccellenze. Ciò passa anche da tre fattori abilitanti quali lo snellimento delle procedure autorizzative, il dialogo tra stakeholder, il coinvolgimento delle community».

E’ una delle priorità emerse dal dialogo con Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology division di Italian Exhibition Group Spa, in vista della Conferenza nazionale sul Clima 2023.

L’approccio sistemico ed inclusivo è ciò che oggi guida le scelte di Ecomondo ed è il frutto di diversi contributi che per la Astolfi hanno contribuito a costruire un paradigma concettuale, tra cui ad esempio l’idea del Cradle to Cradle  proposta da Michael Braungart: che i cicli produttivi industriali possano essere compatibili con i cicli naturali e che lo “scarto” di un ecosistema sia “cibo” per un altro ecosistema è una di quelle idee che può davvero rendere il mondo un posto migliore.

Alessandra Astolfi si sofferma poi anche sull’impegno che IEG sta mettendo in campo, partendo dalla consapevolezza che «una società che organizza manifestazioni fieristiche dedicate alle tecnologie green non può non essere protagonista della transizione energetica».

Già più di dieci anni fa, IEG ha ricoperto i tetti dei padiglioni espositivi con pannelli fotovoltaici, dotando anche l’area parcheggi della stessa tecnologia: tra il quartiere fieristico di Rimini, quello di Vicenza e il Palacongressi si raggiunge una potenza installata totale di 7.525 KWp e una produzione di energia elettrica pulita di 8,5 milioni di Kwh, pari a quella necessaria a rendere autosufficiente tutte le proprie sedi in Italia, con un risparmio di 4,5 milioni di tonnellate di CO2.

Il cambiamento però non si porta avanti solo con la tecnologia: «Per seminare una cultura della sostenibilità abbiamo lavorato prima al coinvolgimento delle scuole e poi al coinvolgimento attivo dei cittadini e di tutta la società civile. Lo sforzo è stato premiato con l’inclusione di Ecomondo tra le 240 aziende selezionate come leader della sostenibilità 2023 (realizzata da Statista, in collaborazione con Il Sole 24)».

Oggi IEG affronta una fase di grande trasformazione ed è in procinto di far partire il piano strategico di sostenibilità, coerente con i requisiti della tassonomia europea sugli investimenti sostenibili e, a tendere, della Corporate Sustainability Reporting Directive.

Il settore delle fiere sposta migliaia di persone e merci sul pianeta e rappresenta un grande volano economico globale per molte industrie e settori produttivi. La pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza quanto la salute delle persone e la loro tutela sia un bene prezioso e quanto sia necessario riuscire ad essere comunità per superare problemi globali, come i cambiamenti climatici che stanno affliggendo i nostri ecosistemi.

«IEG sta lavorando ad un importante progetto che parte dall’analisi dei bisogni attuali della nostra community – espositori, visitatori e stakeholders – con una declinazione digitale e fisica.

Il progetto prevede di migliorare l’accessibilità al nostro quartiere fieristico e rendere sempre più confortevoli gli spazi espositivi. Saranno potenziate le fermate dei treni in fiera, verrà estesa la pista ciclabile che connette la nostra sede e il mare.  E fra qualche anno sarà completato il Metromare, che collegherà la stazione di Rimini con la fiera oltre ad altre importanti infrastrutture green che sono previste nei piani al 2030 per il territorio di Rimini».

«Inoltre stiamo lavorando per implementare l’efficacia della nostra piattaforma digitale – continua Alessandra Astolfi – per rafforzare la Green Tech Insight community nell’ottica di raddoppiare le opportunità di informazione conoscenza e networking durante tutto l’arco dell’anno».

Se il settore fieristico muove molte risorse ed è in grado di generare un forte impatto, non solo a livello economico ma anche culturale, un altro ruolo fondamentale è quello generato dalle persone.

In particolare, Alessandra Astolfi guarda ai manager alla guida di imprese che giocano un ruolo fondamentale in questa fase di transizione del sistema perché le istituzioni non possono guidare il cambiamento da sole, c’è bisogno di cooperazione con le organizzazioni private: «Per questi timonieri, oggi inizia a essere chiara la responsabilità “politica”. Parte della leadership consiste nel consentire e influenzare i propri stakeholder ad agire, che siano dipendenti, cittadini, consumatori, stakeholders».

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