27 Maggio 2022
L’Italia è un hotspot climatico: record di incendi nel 2021
Gli impatti della crisi climatica, comprese le ondate di calore e gli incendi, sono ormai realtà e l’Italia ne è già particolarmente esposta perché si trova in un hotspot climatico, quello del bacino mediterraneo.
E infatti proprio nel 2021 è arrivato un nuovo triste record per l’Italia: è stato il Paese europeo con il più alto numero di incendi e la più ampia superficie percorsa dal fuoco, 160 mila ettari.
Secondo i dati di EFFIS (il monitoraggio dedicato della Commissionea europea), gli altri due Paesi sul podio fanno sempre parte dell’hotspot mediterraneo e sono la Grecia (con 131 mila ettari) e la Spagna (con 91 mila ettari). Anche per numero di accadimenti l’Italia è stata di gran lunga la più colpita d’Europa: 1.400 incendi hanno colpito il nostro Paese nel 2021, mentre sono stati 900 in Spagna e 750 in Portogallo.
Il 2021 a livello globale è stato il settimo anno consecutivo in cui la temperatura media terrestre è stata di oltre 1°C più alta della media del periodo pre-industriale. In Italia le temperature medie stanno crescendo a velocità doppia rispetto alla media globale.
Un recente Report delle Nazioni Unite ha stimato che il cambiamento climatico e cambiamento dell’uso del suolo renderanno gli incendi sempre più intensi e frequenti, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030, del 30% entro il 2050 e del 50% entro la fine del secolo. Arriveranno a colpire anche zone fino ad oggi quasi immuni, come l’Artico.
Questo anche perché incendi e cambiamenti climatici purtroppo si alimentano a vicenda. Gli incendi sono aggravati dai cambiamenti climatici a causa dell’aumento della siccità, delle alte temperature, della bassa umidità, dei fulmini e dei forti venti. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico è aggravato dagli incendi che devastano ecosistemi sensibili e ricchi di carbonio come le torbiere e le foreste pluviali.