25 Maggio 2021

Stakeholder Forum sul clima di I4C: secondo appuntamento su circolarità ed obiettivi climatici

Si è svolto negli scorsi giorni il secondo appuntamento dello Stakeholder Forum sul Clima di Italy for Climate, la piattaforma di incontro dedicata alle principali associazioni e organizzazioni nazionali della società civile, per fornire al dibattito sui temi del clima uno spazio di confronto sul percorso di neutralità climatica del Paese.

Il secondo appuntamento del Forum si è incentrato sul contributo delle misure di economia circolare agli obiettivi di neutralità climatica del Paese.

Dall’incontro sono emerse molte questioni di interesse e di attualità, che hanno toccato anche diversi settori ed ambiti di intervento, a conferma del fatto che le due sfere di azione, quella per il clima e quella per la circolarità, sono quanto mai interrelate e prioritarie per la transizione ecologica del Paese.

Fra le questioni di più ampia condivisione:

  • La necessità di nuovo paradigma di approccio integrato fra circolarità e clima: bisogna superare l’idea che la circolarità sia solo gestione dei rifiuti e allo stesso tempo che la mitigazione climatica sia solo un tema energetico. I due aspetti devono diventare sempre più integrati, sia nelle scelte strategiche che negli obiettivi, sarebbe utile collegare i gap di circolarità con i gap climatici, traducendo gli obiettivi e i progressi di economia circolare in risultati concreti di riduzione delle emissioni (es. un target di quota di riciclato in un certo settore per abbattere tot emissioni di CO2).
  • Integrare la circolarità nel settore energetico significa promuovere l’utilizzo di materiali riciclati, la riciclabilità dei componenti (attualmente, ad esempio, nell’eolico gli aerogeneratori sono già ampiamente riciclabili, ma il riciclo delle pale rimane un nodo critico), allungare la vita utile degli impianti, etc. La domanda di materiali critici per le infrastrutture energetiche, soprattutto nel settore elettrico, è già oggi molto alta è potrebbe rappresentare un serio ostacolo alla transizione energetica e ai target di neutralità climatica.
  • L’agricoltura è legata a doppio nodo nel rapporto clima e circolarità. Da un lato è un potenziale fornitore di materia prima (fra cui scarti agricoli e zootecnici, ma anche biomasse forestali caratterizzate in Italia da bassissimi tassi di utilizzo). Dall’altro, può beneficiare della diffusione di pratiche rigenerative che consentono di riportare materia organica e carbonio nei suoli agricoli. Bisogna però affrontare il problema della dispersione territoriale della biomassa agricola e delle difficoltà a integrarla con impianti industriali che richiedono flussi costanti e consistenti, lavorando ad un sistema adeguato, efficace e flessibile.
  • La necessità di interventi dedicati e in funzione dei settori e delle tipologie di imprese, poiché molte azioni di circolarità non sono efficaci se non coinvolgono tutto il processo e tutta la filiera di un certo prodotto. Sarebbe ad esempio interessante introdurre target o standard su quantitativi minimi di materiali riciclati nei prodotti, ma si richiama la necessità di fare molta attenzione alla fattibilità tecnica e operativa, e a possibili rebound sul tessuto produttivo. Particolare attenzione inoltre deve essere data alle PMI, che sono il cuore del tessuto imprenditoriale italiano, e devono essere accompagnate in questa transizione.
  • Promuovere cultura e innovazione fra imprese e cittadini, per applicare i criteri di circolarità in tutti i settori. È necessario per questo prestare molta attenzione all’accettabilità sociale delle proposte e alla effettiva accessibilità alle tecnologie, oltre che sviluppare e diffondere strumenti informativi di circolarità dei prodotti e degli interventi, sensibilizzando imprese e cittadini sulla loro valutazione ed utilizzo e sui potenziali di impatto per la crisi climatica, a partire dai modelli di sharing economy (nel mondo delle rinnovabili grazie alle comunità energetiche così come nel mondo dei trasporti).

Gli incontri dello Stakeholder Forum sul Clima si svolgono su inviti e coinvolgono i rappresentanti della società civile, insieme ai Promotori di Italy for Climate e ai partner tecnici dell’iniziativa. Gli incontri affrontano di volta in volta questioni sia di carattere generale che di carattere più specifico o settoriale, prendendo spunto dalle proposte di obiettivi climatici e di interventi presenti nella Roadmap per la neutralità climatica di Italy for Climate.

Hanno già aderito al Forum 25 fra le principali realtà associative del panorama nazionale: Legambiente, WWF, Greenpeace, Transport & Environment, Kyoto Club, Coordinamento Free, CGIL, CISL, Confindustria, CNA, Confartigianato, Confcooperative, FIRE, Elettricità Futura, Anev, Fiper, Assoidroelettrica, Assoesco, UNEM, Assobioplastiche, Coldiretti, Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani, Global Compact Network Italia, Forum per la Finanza Sostenibile.

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