9 Novembre 2022

Stati Generali della green economy, in diretta da Ecomondo

Il 9/11/2022 si sono svolti gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione dello Sviluppo Sostenibile. È intervenuto anche il ministro Pichetto in collegamento da Sharm el Sheik dove sta partecipando alla COP27 e ha parlato degli impegni del governo per la transizione energetica.

È importante che il nuovo Ministero tenga vivi gli impegni del nostro paese in tema di contrasto al cambiamento climatico, decarbonizzazione e Green Economy. L’Italia deve mantenere fede alle promesse dell’Unione Europea, che nel panorama globale è quella che ha fissato gli obiettivi di transizione più ambiziosi e che si propone di essere carbon neutral entro il 2050.
La Green Economy è una delle fiere più importanti a livello europeo, alla quale partecipano migliaia di imprese italiane: durante questo evento sono emersi risultati interessanti raggiunti dal nostro Paese.

Ad esempio, siamo i primi riciclatori in Europa. Questo primato va difeso e bisogna continuare a mantenerlo. Non solo: nel 2011 siamo stati il paese europeo che ha installato più fotovoltaico ed eolico. A questo punto bisogna chiedersi: perché ci siamo fermati? I numeri della transizione parlano chiaro: oggi produrre un kWh da fonti eoliche o solari costa meno che produrlo da gas, carbone o nucleare.
La cosa veramente sorprendente è stata un’altra: da una ricerca fatta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Ernst & Young è emerso che le imprese italiane sono le prime a ritenere utile e urgente la transizione ecologica. Di fatto le imprese sono pronte, quello che vogliono è solo uno scenario normativo chiaro, perché le aziende vendono sì il Made in Italy, ma vorrebbero fare qualcosa di più e sarebbero pronte a vendere anche il “Made Green in Italy”.

Durante la conferenza è anche emersa una definizione alquanto particolare per la natura, ossia: “Natura come azionista”: le imprese cominciano a ragionare su come dedicare parte degli utili dell’azienda a progetti ambientali e di contrasto ai cambiamenti climatici. Questo perché preoccuparsi del futuro del clima vuol dire preoccuparsi delle nuove generazioni e anche del futuro delle imprese stesse. È un cambio di mentalità importante a cui stiamo cominciando ad assistere ed è fondamentale che in eventi come quello degli Stati generali della Green Economy questo venga sottolineato ancora di più.

A proposito di imprese responsabili e di centralità dei temi ambientali all’interno dello statuto delle imprese stesse, presenteremo presto una iniziativa italiana, chiamata “CO2alizione”, che riunisce un gruppo di aziende che hanno modificato il loro statuto affiancando al tema del profitto anche il tema della valorizzazione dell’ambiente. Inserire nello statuto una tale constatazione è importante perché chiunque può accedere allo statuto e verificare che tu stia facendo quello che tu hai promesso di fare. In questo senso anche i cittadini e i consumatori diventano più partecipi e consapevoli rispetto alle scelte delle aziende a cui si riferiscono.

Il contenuto di questo articolo è stato estratto dalla puntata del 9/11/2022 del programma radiofonico “Io, Chiara e il Green”. Ogni mercoledì la conduttrice Chiara Giallonardo intervista un esperto del team di Italy for Climate su temi di attualità legati a clima ed energia. In questa puntata è stato ospite Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Puoi riascoltare la puntata su Rai Play Sound.

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