10 Dicembre 2021

Urgente anche in Italia una legge per la protezione del clima: la proposta di Italy for Climate

legge clima

Foto di CQF-Avocat

L’Italia è l’unico fra i maggiori Paesi europei a non essersi ancora dotato di una Legge sulla protezione del clima, che renda vincolanti gli obiettivi di contrasto alla crisi climatica e definisca misure efficaci in quanto legalmente vincolanti per i vari soggetti coinvolti. Per questo Italy for Climate ha condiviso con i Parlamentari i lineamenti di una proposta di Legge per la protezione del clima, da varare al più presto affinché anche l’Italia si unisca al gruppo dei Paesi più avanzati, cioè di quelli che dispongono di capacità tecnologiche e finanziarie e che devono agire in modo adeguato e responsabile dimostrando che la decarbonizzazione è praticabile ed economicamente sostenibile, trascinando così anche quelli più arretrati.

Link | Proposta di Legge per la protezione del clima di Italy for Climate

È quello che hanno già fatto Germania, Francia e Spagna, oltre che il Regno Unito, promulgando delle leggi nazionali sulla protezione del clima che in alcuni casi sono anche già in linea con i nuovi obiettivi climatici europei e hanno dunque anticipato il complesso iter europeo di revisione del quadro energia e clima. Nel giugno 2021, infatti, l’Unione europea ha varato una Climate Law che ha reso legalmente vincolante l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 e di riduzione entro il 2030 del 55% delle emissioni nette rispetto ai livelli del 1990. Conseguentemente la Commissione europea ha avanzato una proposta di Pacchetto (il cd. Fit for 55) che con 13 provvedimenti normativi aggiorna tutti gli obiettivi e le misure in materia rispetto ai nuovi obiettivi cristallizzati dalla Climate Law.

Non c’è ragione perché l’Italia non faccia la sua parte nel taglio delle sue emissioni di gas serra e sarebbe un errore per il nostro Paese collocarsi in una posizione arretrata e attendista, in attesa della definitiva approvazione di tutte le misure europee contenute nel pacchetto “Fit for 55”. Non c’è ragione perché l’Italia non faccia come, o anche meglio, della Germania che, da paese leader, sta guidando l’impegno europeo climatico, tecnologico e industriale e che, infatti, ha già approvato una legge nazionale che anticipa e migliora le misure climatiche europee e che il nuovo Governo ha concordato di rafforzare ulteriormente con nuove misure nazionali. Non c’è ragione per l’Italia non faccia la sua parte a maggior ragione perché nel nostro Paese, più che negli altri grandi Paesi UE, negli ultimi anni si è assistito ad un forte rallentamento del processo di decarbonizzazione, come emerge dall’analisi dell’Italy Climate Report 2021, presentato in anteprima durante la seconda Conferenza nazionale sul clima.

Da questo quadro risulta evidente l’importanza di approvare al più presto anche in Italia una Legge per la protezione del clima.

Sintesi della proposta di Legge per la protezione del clima di Italy for Climate:

1. Definizione di un quadro certo, a medio e lungo termine, di nuovi target climatici ed energetici
Nuovi target climatici ed energetici per l’Italia, legalmente vincolanti e compatibili con la Climate Law e con i nuovi obiettivi europei: -55% di emissioni nette di gas serra al 2030 rispetto ai livelli del 1990 (esattamente in linea con la media europea anche per sottolineare il ruolo di leadership che il nostro Paese dovrebbe assumere su queste tematiche), -80% al 2040 e neutralità climatica al 2050. Coerentemente, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC), dovrà aggiornare anche gli obiettivi di transizione energetica al 2030: riduzione del 15% dei consumi di energia rispetto al 2019 e raddoppio delle fonti rinnovabili, che arriveranno a coprire al 2030 almeno il 70% della generazione nazionale di elettricità, il 40% del fabbisogno di calore e il 18% del consumo del settore trasporti.   

2. Introduzione di specifici target settoriali


Ipotesi di obiettivi settoriali in MtCO2eq, valori annuali indicativi (elaborazione Italy for Climate)

3. Rafforzamento e semplificazione del quadro normativo
Attribuire alle politiche climatiche carattere di interesse pubblico prioritario

4. Coinvolgimento delle Regioni
Aumentare il coinvolgimento delle Regioni, con obblighi di rendicontazione delle emissioni, di pianificazione in linea con i target nazionali, di implementazione delle misure necessarie

5. Coinvolgimento delle Amministrazioni comunali
Aumentare il coinvolgimento dei Comuni, con obblighi per quelli con più di 50 mila abitanti di pianificazione in linea con i target nazionali e di definizione di misure specifiche

6. Adozione di misure per l’adattamento climatico
Introdurre l’obbligo per le Regioni e i Comuni con più di 50 mila abitanti di predisporre Piani di misure di adattamento al cambiamento climatico

7. Rafforzamento di strumenti economici e fiscali per la transizione verso la neutralità climatica
Con interventi quali la riallocazione entro il 2030 dei i sussidi ai combustibili fossili in destinazioni compatibili con la neutralità climatica e l’introduzione di sistemi di carbon pricing

8. Potenziamento della ricerca e dell’innovazione per il clima
Aumentare i finanziamenti pubblici per la ricerca e l’innovazione per il clima in particolare nei settori «hard to abate»

9. Istituzione di un Organismo indipendente di monitoraggio e valutazione
Istituire un organismo tecnico con il compito di fornire una valutazione su base annuale degli impatti della legislazione e sull’efficacia complessiva delle misure adottatehe

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