2 Febbraio 2022

Stakeholder Forum sul clima di I4C: la Tassonomia europea e il ruolo di gas e nucleare

Il 27 gennaio si è svolto un nuovo appuntamento dello Stakeholder Forum sul Clima di Italy for Climate, la piattaforma di incontro dedicata alle principali associazioni e organizzazioni nazionali della società civile per fornire al dibattito sui temi del clima uno spazio di confronto sul percorso di neutralità climatica del Paese.

L’incontro ha avuto come oggetto la Tassonomia europea per gli investimenti sostenibili e in particolare la recente proposta della Commissione europea, con Atto Delegato Complementare, di includere anche il gas e il nucleare secondo certi requisiti nelle attività economiche ecosostenibili.

L’incontro è stata occasione, in primo luogo, per avere un quadro chiaro e aggiornato del complesso dibattito normativo e politico che si sta svolgendo in questi mesi in sede europea, grazie alla partecipazione di due esperti che sono stati coinvolti direttamente nell’iter comunitario (Paolo Masoni, membro del Technical Expert Group europeo sulla finanza sostenibile, e Luca Bonaccorsi, membro della Piattaforma europea sulla finanza sostenibile). Ma anche di confrontarsi sui possibili impatti di questa decisione sul mondo della finanza, attraverso la testimonianza diretta di Giancarlo Fonseca, Head of Distribution del gruppo Lombard Odier, un importante gruppo bancario svizzero.

LINK ALLA PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA A CURA DI ITALY FOR CLIMATE

L’incontro ha fatto emergere un diffuso interesse sul tema della Tassonomia in Italia e una generale condivisione degli obiettivi complessivi dello strumento, nonché delle sue potenzialità come misura innovativa per stimolare il mercato degli investimenti pubblici e privati verso la sostenibilità, riducendo al contempo i rischi di greenwashing. Il dibattito, come sempre, ha fornito diversi spunti di riflessione ma anche evidenziato alcune possibili criticità e punti di vista non sempre convergenti tra i partecipanti al tavolo di confronto. Tra questi, solo a titolo di esempio, si possono citare i seguenti:

  • Alcuni dei partecipanti hanno evidenziato un possibile limite strutturale dello strumento, che potrebbe rivelarsi un sistema di classificazione troppo rigido e non in grado di adattarsi alle evoluzioni tecnologiche e di tenere conto delle esigenze dei settori economici (compresi quelli della green economy) più energivori, per i quali è potrebbe essere più complicato convertirsi al 100% a fonti rinnovabili.
  • È stato da più parti ricordato, tuttavia, che l’esclusione di una attività economica dalla Tassonomia non preclude affatto che questa non possa raccogliere altri investimenti sul mercato, poiché la classificazione resta uno strumento volontario e di informazione integrativa, una sorta di “bollino verde” che aiuta gli investitori ad individuare una attività economica pienamente compatibile con gli obiettivi del Green Deal europeo. Ciò che non può ricevere il “bollino verde” non è detto che non sia compatibile almeno in parte o che non sia da riconoscere come una attività di transizione. Non a caso la Commissione europea sta lavorando ad una “Amber Taxonomy”, ovvero ad una Tassonomia intermedia dedicata agli investimenti nelle attività della transizione (che potrebbe includere anche il gas).
  • Con riferimento in particolare al nucleare, è stato sottolineato che il dibattito nazionale denota una mancanza di visione complessiva. Anche senza entrare nel merito delle altre questioni ambientali, parlare di nucleare in presenza di un problema di costo eccessivo dell’energia appare un controsenso: si tratta di una fonte ben più costosa delle rinnovabili ma anche del gas (in un contesto normale) e con tempi di realizzazione e maturazione delle diverse opzioni tecnologiche che non sono assolutamente compatibili non solo con l’urgenza della crisi climatica, ma neanche con la necessità di una maggiore indipendenza energetica del Paese.
  • In molti hanno espresso preoccupazione per l’attuale situazione del c.d. caro bollette, nel quale il dibattito sulla tassonomia e sulle scelte strategiche in materia di approvvigionamento energetico potrebbe inserirsi pienamente, anche se è stato sottolineato che l’attuale rincaro dei prezzi del gas naturale non ha nulla a che vedere con l’iter della Tassonomia, poiché questa riguarda solo gli investimenti in nuovi impianti.

NDR: il 2 febbraio la Commissione europea ha confermato ufficialmente la sua proposta di modifica della Tassonomia con riferimento a gas e nucleare. Ora la proposta sarà sottoposta al voto del Parlamento e del Consiglio europeo, che entro 4 mesi dovranno pronunciarsi per rifiutare o approvare la modifica.

Gli incontri dello Stakeholder Forum sul Clima si svolgono su inviti e coinvolgono i rappresentanti della società civile, insieme ai Promotori di Italy for Climate e ai partner tecnici dell’iniziativa. Gli incontri affrontano di volta in volta questioni sia di carattere generale che di carattere più specifico o settoriale, prendendo spunto dalle proposte di obiettivi climatici e di interventi presenti nella Roadmap per la neutralità climatica di Italy for Climate.

Hanno già aderito al Forum oltre 30 fra le principali realtà associative del panorama nazionale: Legambiente, WWF, Greenpeace, Transport & Environment, Kyoto Club, Coordinamento Free, CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Assocarta, CNA, Confartigianato, Confcooperative, Altroconsumo, Adiconsum, ANCE, FIRE, Elettricità Futura, Anev, Fiper, Assoidroelettrica, Assoesco, Green Building Council, ANFIA, UNEM, Assobioplastiche, Coldiretti, Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani, Global Compact Network Italia, Forum per la Finanza Sostenibile.

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