22 Ottobre 2024

PNIEC 2024, analisi e prospettive – Stakeholder Forum I4C

Mercoledì 16 ottobre si è chiuso il ciclo di incontri dello Stakeholder Forum sul Clima di Italy for Climate dedicati al nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), documento pubblicato nella sua versione definitiva a fine giugno di quest’anno e presentato alla Commissione Europea.

Mentre gli incontri precedenti (per un’analisi preliminare e in preparazione alla consultazione pubblica) erano basati sulla bozza circolante del Piano, quest’ultimo forum offre un’analisi approfondita della versione definitiva, e raccoglie le valutazioni delle associazioni e organizzazioni nazionali. Gli stakeholder hanno arricchito il dibattito con l’analisi delle proposte nei settori di competenza.

L’introduzione all’incontro è stata curata da Italy for Climate, che ha confrontato le proposte del Piano con gli obiettivi europei (vincolanti e non) in tema di energie rinnovabili, efficienza, assorbimenti ed emissioni, ed ha esplorato le proposte per i vari settori.

Andrea Barbabella – Piano nazionale energia e clima 2024: analisi e prospettive | Link alla presentazione

Il contenuto del PNIEC 2024 è estremamente delicato poiché l’orizzonte temporale (2030) della sua applicazione è molto limitato, e quindi i prossimi 5 anni saranno cruciali per porre le basi per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050. Secondo il Piano definitivo, gli obiettivi vincolanti europei di FIT55 e RePowerEU sono raggiunti solo per le energie rinnovabili, ma non vengono conseguiti su efficienza energetica, emissioni ETS e assorbimenti forestali. Il Piano pone dei risultati ma gli strumenti per raggiungerli sono poco chiari. Emerge un’atmosfera di incertezza che rischia di bloccare l’accesso alle finanze necessarie per mettere in atto la transizione.

Durante il confronto con gli aderenti allo Stakeholder Forum e i promotori di Italy for Climate sono emerse diverse riflessioni, sia generali che specifiche di alcuni settori. In particolare:

  • Il Piano viene giudicato da diversi partecipanti nel complesso troppo “timido” e povero di misure operative per concretizzare gli obiettivi proposti. La scarsa concretezza del Piano è conseguenza anche di un insufficiente coinvolgimento durante la consultazione pubblica. Si teme che il Piano non ponga basi sufficientemente solide per poter raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine, con costi maggiori da pagare in futuro;
  • Il target complessivo posto per le energie rinnovabili è da più parti ritenuto soddisfacente nel suo complesso, ma allo stesso tempo sbilanciato in favore delle rinnovabili termiche e dei biocombustibili, senza approfondire le reali disponibilità di queste fonti e senza puntare a sufficienza sulle rinnovabili elettriche, lasciando così spazio al gas naturale;
  • La generazione di elettricità da fonti rinnovabili e programmabili (in primis idroelettrico e biomasse) è marginalizzata, nonostante possano affiancare le altre fonti rinnovabili e stabilizzare la produzione;
  • Il numero delle auto puramente elettriche previsto nei rossimi anni (4,3 milioni di BEV al 2030) ha generato scetticismo tra diversi stakeholder. Così come la mancanza di misure a favore della mobilità sostenibile per trasporto pubblico locale, sharing mobility e ciclopedonabilità. Per i trasporti, il Piano si affida la decarbonizzazione del settore quasi esclusivamente sui biocarburanti, trascurando il resto della filiera e altre possibili soluzioni, come dimostra un livello dei consumi energetici atteso al 2030 praticamente identico all’attuale;
  • Pur essendo generalmente condivisibile, il target del 2% di tasso di riqualificazione degli edifici secondo alcuni è molto speranzoso ma poco fattibile, specie senza indicazioni sul destino dei bonus e degli altri strumenti di incentivazione;
  • alcuni hanno evidenziato come Piano fornisca stime piuttosto alte e ottimistiche per biogas e biometano (5 Gm3 al 2030), accendendo il dibattito su come prioritizzarne la destinazione d’uso. Si sono osservate posizioni diverse su possibili ripartizioni del biogas in industria, trasporto pesante, cogenerazione, oppure lasciare il biogas al settore agricolo;
  • Il tema agricoltura non è stato affrontato a sufficienza, ciò ha fatto emergere una forte preoccupazione nel settore, essendo consapevole che non iniziare ad attuare politiche oggi richiederà un sacrificio maggiore in futuro.
  • Gli assorbimenti forestali non vengono approfonditi, lasciando intendere che il Piano si affidi quasi unicamente su Carbon Capture and Storage (CCS) per la cattura del carbonio. Tuttavia, questo ha generato diverse perplessità visto che questa tecnologia è entrata in fase di sperimentazione quest’anno per il sito di Ravenna (primo in Italia) e non ci sono ancora dati reali sul suo effettivo contributo, essendo questo dipendente anche dalla capacità di trasporto della CO2 fino ai siti di stoccaggio.

Altri materiali:

Fire – Efficienza energetica nel PNIEC |Link alla presentazione 

Coldiretti – Audizione informale sulla proposta di aggiornamento del PNIEC | Link alla presentazione 

Gli incontri dello Stakeholder Forum sul Clima si svolgono su inviti e coinvolgono i rappresentanti della società civile, insieme ai Promotori di Italy for Climate e ai partner tecnici dell’iniziativa. Gli incontri affrontano di volta in volta questioni sia di carattere generale che di carattere più specifico o settoriale, prendendo spunto dalle proposte di obiettivi climatici e di interventi presenti nella Roadmap per la neutralità climatica di Italy for Climate.

Hanno già aderito al Forum oltre 30 fra le principali realtà associative del panorama nazionale: Legambiente, WWF, Greenpeace, Transport & Environment, Kyoto Club, Coordinamento Free, CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Assocarta, CNA, Confartigianato, Confcooperative, Altroconsumo, Adiconsum, ANCE, FIRE, Elettricità Futura, Anev, Fiper, Assoidroelettrica, Assoesco, Green Building Council, ANFIA, UNEM, Assobioplastiche, Coldiretti, Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani, Global Compact Network Italia, Forum per la Finanza Sostenibile.

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