L’agricoltura è uno dei settori chiave della transizione ecologica nazionale e contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, in particolare metano e protossido di azoto. Come sta andando la transizione energetica nel settore agricolo italiano? Come si posiziona nel confronto europeo? Quali obiettivi al 2030 e 2050 dovrà raggiungere questo settore?
Emissioni di gas serra dell’agricoltura
11%: è il peso dell’agricoltura sul totale delle emissioni nazionali di gas serra nel 2024, pari a oltre 41 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Questa percentuale, già oggi in crescita, è destinata ad aumentare ancora nel corso dei prossimi anni.
-16%: è la riduzione delle emissioni del settore tra il 1990 e il 2024, pari a un taglio di 8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente in 24 anni. Il settore dovrà ridurre ancora le emissioni, conseguendo un taglio, sempre rispetto al 1990, del 27% entro il 2030 che dovrà arrivare al 64% nel 2050.
78%: è la quota di emissioni del settore di origine non energetica, prodotte essenzialmente dagli allevamenti (digestione degli animali e dalla gestione delle deiezioni) e dai fertilizzanti e altri prodotti chimici utilizzati nella coltivazione dei campi.
50%: la quota di emissioni di metano sul totale del settore, l’agricoltura è il principale emettitore in Italia di questo potente gas serra.
18 milioni di tonnellate: sono le emissioni residue stimate nel 2050, unicamente di origine non energetica, che non sarà stato possibile abbattere e che dovranno essere compensate con assorbimenti naturali e tecnologici.
I consumi di energia e le rinnovabili dell’agricoltura
3%: è la quota dei consumi energetici del settore sul totale nazionale nel 2024. I consumi sono rimasti sostanzialmente invariati dal 1990, segno di scarsi progressi in termini di efficientamento energetico.
65%: è la quota dei consumi del settore agricolo soddisfatta nel 2024 da prodotti petroliferi, valore molto elevato, secondo solo al settore dei trasporti, anche se in leggero calo.
11%: è la quota di fonti rinnovabili, termiche ed elettriche, sui consumi del settore 2024. Tale valore dovrà quasi triplicare da qui al 2030 per arrivare al 100% di consumi soddisfatti da rinnovabili nel 2050.
17%: è il tasso di elettrificazione raggiunto nel 2024 nel settore agricolo, in leggera crescita ma ancora molto basso rispetto ad altri settori; dovrà arrivare al 27,5% al 2030 e superare il 50% nel 2050.
Le sfide tecnologiche per decarbonizzare l’agricoltura
2,5 milioni di ettari: è la superficie coltivata con metodo biologico in Italia nel 2023. Si tratta di oltre il 18% di tutta la superficie coltivata nazionale, una percentuale tra le più alte dell’Unione europea, con quasi 95 mila operatori sul mercato nazionale.
627 mila tonnellate: è la quantità di azoto utilizzato in Italia nel 2023 per fertilizzare i suoli agricoli, valore più basso del 17% rispetto a quello rilevato nel 1990.
79%: è la quota di emissioni di gas serra da allevamenti di bovini da carne e da latte sul totale delle emissioni di tutti gli allevamenti in Italia; specie di animali diverse contribuiscono in modo differente.


