30 Maggio 2023
Superbonus: nel 2022 pochi risparmi energetici ma tanto fotovoltaico
Il Superbonus è stato certamente uno dei protagonisti del 2022 nel dibattito politico sulle misure di rilancio dell’economia nazionale dopo la pandemia. Lo strumento è stato concepito non solo per dare slancio ad investimenti e occupazione nel comparto edile, ma anche allo scopo di intervenire sul patrimonio edilizio esistente riqualificandolo in ottica di transizione energetica.
Il 2022 è stato l’unico anno di piena operatività del Superbonus e questo ci permette di tirare le somme sul suo contributo anche rispetto alla transizione energetica del settore residenziale, particolarmente cruciale considerato che gli edifici nel loro complesso sono il settore più energivoro del Paese(consumando circa quasi la metà di tutto il fabbisogno nazionale) e che gli edifici residenziali, nello specifico, pesano per il 65% sui consumi di energia degli edifici.
Dal punto di vista dell’efficienza energetica, i 46 miliardi di euro di investimenti attivati dal Superbonus su circa 600 mila abitazioni (di cui l’80% in condomini) potranno portare ad un risparmio di energia stimato in circa 500 mila tep (tonnellate equivalenti), ossia circa l’1,5% di tutto il fabbisogno degli edifici residenziali. Da un punto di vista del risparmio energetico, dunque, il Superbonus non è stato in grado di raggiungere risultati davvero incisivi per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici.
C’è però un altro aspetto della transizione energetica su cui il Superbonus ha potuto dare, invece, una spinta molto positiva per la decarbonizzazione degli edifici: la crescita del fotovoltaico. Come abbiamo raccontato nel nostro ultimo Report, questo è stato uno dei purtroppo pochi key trend positivi per l’anno 2022 in Italia sul fronte della transizione energetica. Secondo le stime preliminari del GSE grazie a questo strumento, infatti, sarebbero entrati in esercizio oltre 110 mila impianti per circa 750 mila kW. Considerando che rispetto alla crescita del 2021 abbiamo installato circa 1 milione e 500 mila kW, significa che la metà della crescita di nuove installazioni del 2022 è stata possibile grazie a questo strumento.
Negli ultimi anni il settore residenziale è stato un traino importante per la crescita del fotovoltaico, talvolta anche l’unico nei periodi di maggiore stallo del settore a causa dei problemi autorizzativi e del blocco degli incentivi. Con il Superbonus questo traino è stato ancora più decisivo e dobbiamo proseguire su questo passo, considerando che prediligere le installazioni di fotovoltaico sugli edifici significa anche non consumare nuovo suolo ed accelerare la transizione verso un modello elettrico basato sui prosumer, sulle comunità energetiche e su un concetto sempre più univoco fra produttori e consumatori.