21 Aprile 2022

10 key trend 2021: tra rimbalzi e boom dei prezzi, la crisi energetica è servita!

L’attuale crisi energetica è stata innescata dalla guerra in corso o trova le sue radici nelle scelte del passato? Di questo tratta il nostro nuovo Report “I 10 key trend sul clima in Italia 2021: tra rimbalzi e boom dei prezzi, la crisi energetica è servita” mostra quanto la crisi fosse già cominciata nel 2021, a causa di un mix di fattori legato alla ripresa dei consumi post pandemia, in un Paese fortemente dipendente dall’estero e che negli ultimi anni ha puntato poco sulla transizione ecologica.

Il 2021 è stato un anno di ripide inversioni di rotta di diversi trend in parte collegati tra loro: il PIL nel 2021 ha conosciuto il più alto tasso di crescita degli ultimi quarant’anni (key trend n.1), generando un rapido incremento della domanda energetica (key trend n.4), in assenza di contromisure green. L’Italia, con l’obiettivo di rispondere a questa domanda, è andata incontro ad un aumento della dipendenza energetica dalle importazioni di combustibili fossili (key trend n.5), a causa di un mancato assorbimento delle fonti energetiche interne, in particolar modo delle rinnovabili (key trend n.3) che sono maggiormente disponibili nel Paese.

Tutto questo è accaduto all’interno di un contesto internazionale caratterizzato da notevoli tensioni sui mercati, in particolare di quello del gas. L’Italia si è trovata particolarmente esposta a questa tempesta internazionale, a causa della forte dipendenza dal gas: il 40% della domanda complessiva di energia a fronte di una media europea del 23% (key trend n.6).

L’aumento dei prezzi di questo combustibile fossile si è ribaltato anche sulla bolletta dell’elettricità (key trend n.7), con un costo del kilowattora cresciuto nel 2021 di quasi 5 volte: su cui ancora una volta ha pesato la forte dipendenza del comparto della generazione elettrica dal gas, visto che da questo combustibile deriva il 50% della nostra elettricità contro una media europea del 19%.

A fine 2021 l’Italia era già in piena tempesta, ma la stangata su cittadini e imprese è arrivata in bolletta nel primo bimestre del nuovo anno, proprio mentre la Russia invadeva l’Ucraina, facendo forse pensare a molti che fosse quello ad aver reso insostenibili le bollette appena arrivate.

Il report evidenzia come nel corso del 2021 la crisi fosse già in corso: un mercato globale dei combustibili fossili, in particolare del gas, particolarmente volatile unito a una crescita della domanda molto rapida e inaspettata. Dall’altra parte un Paese, incapace di puntare con forza su efficienza e fonti rinnovabili di cui avrebbe grandi disponibilità, che rimane uno dei più dipendenti in Europa dalle importazioni di combustibili fossili e, in particolare di gas naturale.

“L’Italia non è stata capace di cogliere l’occasione del lock-down per avviare un percorso incisivo di riforme e allinearsi all’obiettivo della neutralità climatica – ha commentato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e promotore di Italy for Climate – Il fatto di essere ancora oggi l’unico grande Paese europeo a non essersi dotato di una Legge sul Clima, che definisca in modo chiaro e renda realmente vincolanti gli obiettivi di decarbonizzazione, è un ulteriore importante segno di questa debolezza”

Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate: Cambiare fornitore di combustibili fossili, specie se si passa da un governo instabile e autoritario a un altro, può forse sembrare a qualcuno una soluzione ragionevole nell’immediato, ma non risolve i nodi strutturali di questa crisi e ci mantiene esposti a pericolosi ricatti geopolitici”.

Chiara Montanini, Project Manager di Italy for Climate “Nel 2021 le nostre emissioni hanno registrato una crescita record (e sono cresciute più del Pil), le rinnovabili sono ancora al palo e la nostra dipendenza energetica (soprattutto dal gas) è alle stelle, come lo sono i prezzi dell’energia.

I 10 key trend sul clima rappresentano un contributo utile a comprendere il valore delle scelte che vengono compiute e il loro impatto nel tempo: non esistono solo soluzioni immediate ma anche soluzioni di lungo periodo che possono portare l’Italia fuori da questa crisi, in linea con i passi da compiere per la neutralità climatica dell’Italia.

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