13 Maggio 2022

La dipendenza dell’Italia dalle importazioni di carbone

importazioni di carboneIl carbone è l’unica fonte energetica per cui l’Italia dipende interamente dalle importazioni estere.

Anche per questa fonte fossile è la Russia il principale Paese da cui dipendiamo: la metà di tutto il nostro fabbisogno di carbone nel 2021 proveniva proprio dalla Russia, seguita dagli Stati Uniti (22%) e da una ventina di altri Paesi, europei e non.

In Italia il consumo nazionale di carbone, che è il combustibile fossile più inquinante al mondo e uno dei principali responsabili della crisi climatica in corso, è oggi piuttosto contenuto e ben inferiore a quello degli altri combustibili fossili (gas e petrolio). Con il carbone, infatti, soddisfiamo solo circa il 5% del fabbisogno energetico complessivo e il suo impiego è destinato principalmente ad alcuni processi industriali, come la siderurgia.

Questo anche perché l’Italia ha gradualmente ridotto l’impiego di carbone per la generazione elettrica, puntando ad azzerarlo entro il 2025, anno in cui il Governo ha previsto il cd. phase out, cioè la sua totale eliminazione per questo scopo in Italia. La riduzione del carbone come fonte per produrre elettricità è avvenuta soprattutto nell’ultimo decennio, in cui il carbone è stato sostituito in parte con il gas (che è anch’esso una fonte fossile ma ha un minore impatto sulle emissioni di gas serra e sulla qualità dell’aria) e in parte dal ruolo sempre crescente delle fonti rinnovabili.

Quello della riduzione del carbone per la generazione elettrica è un trend condiviso in Europa, anche se il peso di questa fonte nel mix energetico e le tempistiche di phase out variano molto da Paese a Paese. Oggi la crisi energetica in corso e la guerra in Ucraina stanno rendendo complicato l’approvvigionamento di gas, di cui la Russia è uno dei principali esportatori in Europa, e per questo molti Paesi, inclusa l’Italia, stanno valutando di ritardare il processo di chiusura delle centrali a carbone.

Ma come si è visto, anche per il carbone è sempre la Russia uno dei principali player mondiali. Ritardare l’eliminazione del carbone dai nostri sistemi energetici non solo aggraverà rapidamente la crisi climatica ma neanche ci aiuterà a risolvere i problemi di sicurezza energetica. L’unica via per un sistema energetico più sicuro e più conveniente, oltre che più pulito, è la transizione energetica.

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