10 Giugno 2022
L’Italia produce il 50% dell’elettricità da gas, la più alta in UE
Fra i grandi Paesi europei, l’Italia è quello con la più alta quota di elettricità prodotta da gas, ben il 50% nel 2021.
Si tratta di una quota molto superiore alla media UE (19%) e agli altri partner europei. Questo perché l’Italia ha puntato molto prima e molto di più di altri Paesi su questo combustibile fossile, per il cui consumo oggi siamo dipendenti al 96% dalle importazioni dall’estero (e in particolare dalla Russia, com’è noto).
Negli ultimi trent’anni, la produzione elettrica nazionale da gas è più che triplicata: da un lato, per sostenere la crescente domanda elettrica nazionale, e dall’altro per sostituire le vecchie centrali di produzione elettrica da olio combustibile (cioè da petrolio) e, negli anni più recenti, le centrali a carbone.
Poiché il gas è un combustibile fossile ha un impatto lievemente meno grave sulla crisi climatica rispetto al petrolio e soprattutto del carbone, sostituire queste due fonti fossili con il gas permette di migliorare, seppur lievemente, il bilancio delle emissioni di CO2 prodotte per generare elettricità. Per questo motivo spesso si fa riferimento al gas come combustibile per la transizione energetica, ma non è un tema che oggi tocca davvero il nostro Paese: l’Italia la transizione al gas l’ha già fatta, soprattutto nel settore della generazione elettrica.
Proprio per via di questa altissima quota di generazione elettrica da gas, la crisi energetica innescata dalla ripresa post pandemia (e aggravata dalla guerra) ha causato in Italia un carobollette particolarmente preoccupante, come abbiamo raccontato nel Report i 10 key trend sul clima del 2021.
Non c’è più spazio per questa fonte nel nostro sistema energetico verso la neutralità climatica: il gas continuerà a ricoprire un ruolo di accompagnamento della transizione ma dovrà ridursi del 30% già entro il 2030, in tutte le tipologie di consumo (per il riscaldamento, per i processi industriali, etc.) ma soprattutto nella generazione elettrica, perché è lì che disponiamo già in abbondanza di una alternativa sicura, efficace ed economica: le fonti rinnovabili.